Contro il degrado dell’area che vivono giornalmente, chi come residente, chi come esercente, ecco una bussata in Comune. Con un documento a firma della proprietaria dei locali in cui è adibito l’asilo nido comunale “La Vecchia Quercia” e dei pescatori soci della cooperativa attiva nella darsena prospiciente, indirizzato al sindaco Paola Villa e all’Ufficio tecnico comunale, sezione Demanio marittimo. All’interno, gli scriventi chiedono l’attivazione di un regolamento comunale riguardante l’utilizzo dell’area in oggetto, nonché una pronta riqualificazione. Volta a ripulire la zona in particolare da «girovaghi » e
«senza fissa dimora», come messo nero su bianco.
Innanzitutto, si esortano le autorità comunali affinché «venga istituito e reso operativo apposito regolamento che riqualifichi e disciplini l’utilizzo dell’area demaniale al fine di renderla più facilmente vivibile e meno caotica». Andando più nello specifico, la proprietaria dei locali dell’asilo e i pescatori della coop “La Quercia” chiedono che venga regolamentato l’ingresso dei veicoli, «consentendo la sosta nelle aree autorizzate ai soli residenti, proprietari e utilizzatori a vario titolo degli immobili che insistono sull’area, ai pescatori e ai soci della cooperativa, ai dipendenti dell’asilo nido comunale, al personale della Banca popolare del Cassinate, a tutti coloro che svolgono attività lavorativa all’interno della darsena». Ecco quindi il passaggio sui senzatetto (e non solo), evidentemente ritenuti fonte principale di più di qualche problema: oltre ad auspicare «l’intervento costante del personale incaricato a svolgere attività di pulizia, disinfestazione e quanto altro necessario per eliminare le gravi carenze igienico sanitarie e di natura ambientale», si chiede infatti «l’allontanamento di girovaghi, senza fissa dimora, altri soggetti che utilizzano la struttura del mercato ittico e la zona sottostante l’asilo per ricovero notturno e diurno, con conseguente abbandono di rifiuti». Ed ancora si sollecita «la rimozione di tutti i materiali ingombranti (casse, materassi, frigo abbandonati, suppellettili) depositati sulla banchina sottostante i terrazzi dell’asilo, allo scopo di facilitare interventi di manutenzione e pulizia», e «la rimozione di piante e arbusti collocati sotto i terrazzi della banca, in area demaniale, in quanto gli stessi rappresentano naturale nascondiglio e luogo di rifugio notturno, ove espletare tra l’altro bisogni fisiologici da parte di girovaghi, sconosciuti ed eventuali malintenzionati». Per finire, la richiesta di «miglioramento per motivi di sicurezza della illuminazione notturna».