Vigilanza privata: i lavoratori di Latina aderiscono allo sciopero del centro-sud

Sabato 2 febbraio i lavoratori della Vigilanza privata di Latina sono partiti al mattino presto con pullman organizzati dalla Uiltucs Latina, destinazione Napoli per scioperare insieme ai colleghi di tutto il centro sud Italia.

“Lo sciopero è riuscito, i lavoratori di Latina hanno dato visibilità alle problematiche del settore, hanno ben rappresentato le ragioni dello sciopero concluso con la imponente manifestazione nel centro di Napoli.


Dalla Sicilia alle Marche, dal Lazio alla Puglia, i problemi del settore vigilanza sono identici, critici come nella nostra provincia di Latina, sabato 2 febbraio abbiamo dimostrato e rivendicato che anche Latina ha bisogno del contratto nazionale, il contratto nazionale è lo strumento che dovrà ripristinare subito dignità nel comparto sicurezza, le regole, la chiarezza, il salario sono elementi che le associazioni datoriali non possono posticipare, lo sciopero riuscito è la risposta giusta dei migliaia di lavoratori che hanno aderito compatti, la nostra provincia ha contribuito con una forte percentuale di adesione, il 50% con punte del 70% in alcune aziende.

Dopo lo sciopero e la grande manifestazione del 4 maggio scorso, le associazioni delle imprese della vigilanza e del comparto sicurezza privata avavano dichiarato l’intenzione di procedere speditamente nelle trattative per il rinnovo del Contratto Nazionale di Settore. Tra novembre e dicembre scorso il confronto aveva finalmente consentito di affrontare nel merito alcuni dei temi e problematiche importanti.

A gennaio, e da ultimo nell’incontro del 16 u.sc., si è assistito ad un nuovo rallentamento della riproposizione di richieste non percorribili. Le associazioni datoriali presenti alle trattative in sintesi hanno nuovamente “mescolato le carte” non sono state in grado di affrontare e dare risposte su tematiche che congiuntamente dovevano essere affrontate, questioni importanti nel settore come, cambio appalto, contrattazione, salario, con molta determinazione hanno, le associazioni imprenditoriali chiesto di discutere solo le loro richieste in materia di maggiore flessibilità oltre a questioni  peggiorative in materia di trattamento di malattia.

Per noi della Uiltucs anche questa volta le associazioni datoriali del comparto vigilanza privata si sono dimostrate di essere inaffidabili, abbiamo assistito ad un muro delle aziende capaci di accordarsi fra di loro per peggiorare le condizioni dei lavoratori. Per la Uiltucs il rinnovo del Contratto Nazionale significa sottoscrivere regole certe che ogni azienda deve rispettare, un quadro di tutele ed un equo, giusto aumento salariale per dare risposte all’impegno ed il sacrificio dei lavoratori Guardie Particolari Giurate. Il rinnovo del Contratto e’ l’unico strumento per risposndere alle esigenze di un comparto gia’ afflitto da gravi problematiche emerse in questi anni, per noi della Uiltucs la contrattazione deve aiutare a superare le anomalie del settore.

Lo sciopero si è concluso con l’impegno e lo slogan chiaro dei migliaia dei lavorarori (Guardie Particolari Giurate), ‘senza il contratto non c’è sicurezza, la dignità il rispetto di questi lavoratori deve passare attraverso il rinnovo del contratto nazionale, senza contratto sarà nuovamente sciopero e mobilitazione come dimostrato nelle giornate di venerdì 1 febbraio a Milano e sabato 2 a Napoli”.