Gli agenti del Commissariato di Gaeta, impegnati in servizi di controllo del territorio contro il degrado urbano, hanno eseguito dei sopralluoghi nel parco regionale di Monte Orlando, dove era stata segnalata nelle ore notturne la presenza di persone sospette. Accertamenti che nei giorni scorsi hanno portato al rinvenimento di alcuni reperti archeologici.
Nell’area protetta, all’interno di ruderi abbandonati e solitamente frequentati da piccoli spacciatori, gli uomini del commissario Maurizio Mancini hanno effettuato diversi controlli e, proprio all’interno di uno di questi manufatti, è stata rinvenuta una busta in cellophane con all’interno i reperti, in buono stato di conservazione.
“Da una prima analisi effettuata da esperti del settore archeologico – spiegano dalla Questura – i reperti, risultati autentici, di origine greca, risalenti al 500 a.C., consistono in una coppa denominata Kilix; un’anfora denominata Lebes Gamikos; un vaso dal corpo allungato denominato Lekythos.
Appare verosimile ritenere che gli oggetti rinvenuti, di inestimabile valore e per i quali è vietato il commercio, possano essere stati trafugati dall’abitazione di un qualche facoltoso collezionista, il quale li deteneva illegalmente”.
I reperti, sottoposti a sequestro, verranno successivamente esaminati da personale della Soprintendenza delle Belle Arti. Sono in corso ulteriori accertamenti.