A Sperlonga prosegue la polemica tra le forze di minoranza. Asprissima. Di seguito, l’ultimo intervento di “Partecipazione Attiva”, civica legata all’ex consiigliere Nicola Reale.
“‘Noi tireremo diritto’. Non avevamo alcun dubbio che questa sarebbe stata la risposta del Gruppo consiliare ‘Sperlonga Cambia’ alla lettera aperta del Movimento Civico Partecipazione Attiva. Ma abbiamo voluto provarci lo stesso, perché in politica, se si vuole avere la coscienza a posto, non bisogna mai dare nulla per scontato e non bisogna mai lasciare nulla di intentato. Non ci ha meravigliato l’iniziale tentativo di lasciar cadere nel silenzio la nostra iniziativa; né ci hanno stupito i toni tra lo sprezzante e il canzonatorio dei primi abbozzi di risposta sui profili Fb personali di qualche consigliere. Ancor meno ci ha sorpreso quell’accenno manicheo a dividere il mondo in due categorie: i buoni che stanno costruendo il futuro di Sperlonga e i cattivi che, invece, amano fare i picconatori. E qui c’è tutta la filosofia politica cusaniana che evidentemente ha fatto proseliti: bollare come nemici e distruttori chiunque osi pensarla diversamente. Ancora una volta i bravi ragazzi della minoranza riversano su chi dissente lo stesso trattamento che loro ricevono dalla maggioranza. Come l’immagine in uno specchio, gli atteggiamenti continuano ad essere speculari: la minoranza vuole continuare ad ogni costo ad occupare i banchi di una inutile opposizione, la maggioranza vuole continuare ad ogni costo a occupare il ruolo di inutili amministratori. E dunque si va avanti così perché -sostengono i bravi ragazzi della minoranza – così si costruisce il futuro del paese. A noi spiace che chi rivendica per sé l’esclusività del ruolo di interprete dei bisogni dei cittadini mostri invece di non avere la capacità di guardare oltre il proprio naso, non vedendo che la realtà intorno cambia, cambiano i momenti politici, cambiano i soggetti politici presenti sul territorio, cambiano le circostanze, e che di fronte a tali cambiamenti è cecità continuare a ripetere sempre gli stessi inutili riti di una democrazia falsa e vuota. Che è un po’ come raccogliere l’acqua del mare con il cucchiaino per spegnere la casa che brucia.
Certo, ci fa piacere che ora i consiglieri di ‘Sperlonga Cambia’ si ergano a custodi della legalità; lo consideriamo un passo in avanti rispetto a quando dicevano che nel corso della campagna elettorale la parola legalità non dovesse nemmeno essere pronunciata. Ma ci chiediamo come intendano costruire quello che hanno definito ‘un nuovo campo di forze’, come intendano ‘ricostruire un sentimento di unione’ se continuano a ritenersi gli unici depositari della saggezza, dell’intelligenza e della verità. A meno che non intendano essere da soli il nuovo campo di forze e fare unione solo con se stessi. Noi, come Movimento Civico, credevamo di fare una proposta che potesse essere almeno discussa e che contenesse le potenzialità per invertire la rotta della politica sperlongana, aprendo davvero il campo a nuove risorse, nuove energie presenti sul nostro territorio, ma i bravi ragazzi della minoranza ci rispondono che abbiamo sbagliato. Può darsi. Quello che ci auguriamo è che i bravi ragazzi della minoranza non siano caduti nella trappola dell’autoinganno. Filosofi, sociologi scienziati cognitivi spiegano che spesso si ricorre inconsapevolmente all’autoinganno o per minimizzare una realtà negativa o per autogiustificarsi oppure per credersi migliori di quello che si è”.