Mettevano in affitto delle case vacanze con tanto di foto dettagliate e descrizione del comprensorio, si facevano versare l’anticipo e poi sparivano nel nulla. Sono state tante le vittime delle truffe quest’estate, che secondo la Questura di Latina e il Commissariato di Gaeta sarebbero state realizzate da cinque pregiudicati di varie zone d’Italia come Campania, Liguria ed Emilia Romagna. Il tutto per l’ammontare complessivo di circa 40 mila euro.
Proprio per tale motivo, gli uomini della Polizia, hanno dovuto lavorare gomito a gomito con il personale delle Questure di Verona, Bologna, Napoli e Reggio Emilia “al fine di verificare la posizione di decine di persone coinvolte in maniera attiva, a vario titolo, ovvero semplici prestanome, nonché l’eventuale collegamento fra gli indagati, che, allo stato, non è venuto alla luce”.
Le indagini sono partite a seguito delle oltre dieci denunce formalizzate al Commissariato di Gaeta fra giugno e agosto 2018. L’affitto dell’abitazione per le vacanze, “veniva pubblicizzato – come spiegano gli inquirenti – esclusivamente su noti siti internet come ad esempio subito.it”. Il costo dell’affitto – che solo successivamente si scopriva essere una truffa – corrispondeva a prezzi di mercato a cui gli inserzionisti applicavano dello sconto se gli affittuari versassero una quota superiore al minimo richiesto. Una volta effettuata la transazione con accredito su una Postepay, l’inserzionista si rendeva irreperibile.
“Solo a volte – spiegano dalla Polizia – l’inserzionista restava in contatto con l’interessato, in modo da aggiudicarsi ulteriori somme, ciò fino al giorno in cui doveva essere occupato l’immobile, così che l’ignaro turista solo in quel momento potesse comprendere di essere stato vittima di una truffa. Talvolta, era lo stesso proprietario dell’immobile affittato “a sua insaputa” ad accompagnare i malcapitati in Commissariato per denunciare il fatto, offrendosi anche di fornire aiuto a trovare una sistemazione alternativa.”
I denunciati a piede libero al Procuratore della Repubblica di Cassino, risultano essere cinque pregiudicati adesso sottoposti ad indagini preliminari: D.A., veronese di anni 59; G.C., genovese di anni 57; L.N., salernitano di anni 39; M.I., napoletana di anni 28; V.A., napoletano di anni 26.