Santa Caterina Volpicelli, le celebrazioni religiose a Scauri

Oggi, 22 gennaio 2019, festa liturgica di Santa Caterina Volpicelli, nella Chiesa parrocchiale della Madonna Immacolata, guidata da don Alessandro Corrente, alle ore 18.00 solenne concelebazione eucaristica, presieduta dal delegato arcivescovile per la vita consacrata, padre Antonio Rungi, passionista. La presenza di una comunità religiosa delle Ancelle del Sacro Cuore, che sono strette collaboratrici della parrocchia, permette oggi di festeggiare insieme a tutti i fedeli l’eminente figura di santa napoletana, devota singolare del Cuore di Gesù e promotrice dell’Apostolato della preghiera e del culto verso l’amabilissimo Cuore di Gesù. Su richiesta del parroco, don Alessandro, sarà padre Rungi ad officiare la messa solenne in onore di Santa Caterina, nella parrocchia dell’Immacolata di Scauri.

LA VITA DI SANTA CATERINA VOLPICELLI Caterina Volpicelli nacque a Napoli il 21 gennaio 1839, da una famiglia dell’alta borghesia. Educata in casa, secondo i sani valori della tradizione del Meridione d’Italia, passò poi a completare la sua formazione nel Real Collegio di San Marcellino, avendo così un alto grado di cultura, cosa non comune per una donna del suo tempo. Desiderando di poter raggiungere “l’intima unione con Dio” entrò a vent’anni nel monastero delle Adoratrici Perpetue, ma dovette lasciarlo dopo sei mesi, a causa della sua salute cagionevole. Il francescano padre Ludovico da Casoria “amico dell’anima sua” (canonizzato nel 2014) glielo aveva predetto, ripetendole: «Il Cuore di Gesù, o Caterina, questa è l’opera tua».
Nel 1864 venne a conoscenza dell’esistenza dell’associazione dell’“Apostolato della Preghiera”. A quel punto, la sua vita ebbe una svolta decisiva. Scrisse al padre Enrico Ramière, che in seguito incontrò personalmente e da cui ricevette tutte le informazioni per impiantare l’associazione a Napoli. Ottenne il diploma di zelatrice, la prima della città, e fece della propria casa un centro per l’espandersi dell’Apostolato della Preghiera.
Per Caterina Volpicelli il Santissimo Sacramento, l’Eucaristia è la sorgente del suo convinto servizio alla Chiesa. Del suo circolo di preghiera entrò a far parte anche un avvocato, il Beato Bartolo Longo (dal 1980), fondatore della Nuova Pompei e promotore della devozione alla Madonna del Rosario.
Lasciata la casa paterna, Caterina fissò la sua dimora e la sede delle sue opere in largo Petrone alla Salute (attuale largo Caterina Volpicelli) dove in seguito, grazie all’aiuto del cardinale arcivescovo Sisto Riario Sforza e per la presenza di gesuiti insigni, di padre Ludovico da Casoria, per la predicazione quasi ininterrotta di esercizi spirituali, divenne un vivissimo centro di spiritualità.
Sotto l’invito del Cardinale, Caterina fondò l’Istituto delle Ancelle del Sacro Cuore. L’Istituto ebbe dall’origine tre rami: le ancelle, le piccole ancelle e le aggregate.
Il 14 maggio 1884 il nuovo arcivescovo di Napoli, Guglielmo Sanfelice, consacrò il Santuario dedicato al Sacro Cuore,adiacente alla Casa Madre.
Il 21 novembre 1891 si celebrò a Napoli il primo Congresso Eucaristico Nazionale, che vide Caterina e le sue consorelle impegnate nell’organizzazione delle Adorazioni in Cattedrale, nella preparazione alla confessione e Comunione generale e nella gestione degli arredi sacri.
Il 28 dicembre 1894 Caterina Volpicelli morì a Napoli, a soli 55 anni.
San Giovanni Paolo II l’ha proclamata Beata in piazza San Pietro il 29 aprile 2001, mentre papa Benedetto XVI l’ha canonizzata, sempre a Roma, il 26 aprile 2009. esattamente 10 anni fa. E per questa fausta ricorrenza del primo decennale in tutte le comunità delle Ancelle del Sacro Cuore fervono varie iniziative e celebrazioni a partire da oggi, festa liturgica della santa napoletana, devota del Sacro Cuore di Gesù.