Marciano attacca Mitrano: “Ripiani i problemi di liquidità con risorse proprie”

Il consigliere di minoranza ed ex assessore Claudio Marciano

Soldi del distretto socio sanitario il consigliere del Partito Democratico, Claudio Marciano prova a ricostruire la vicenda e mette i puntini sulle “i” anche rispetto a quanto dichiarato dal sindaco di Gaeta, Mitrano.  “Il Comune di Gaeta  -si legge nell’intervento del consigliere comunale di opposizione a Formia –  nel 2018 ha autorizzato la propria ragioneria a utilizzare un anticipo di tesoreria fino a oltre tredici milioni di euro. Nel contempo, in sede di conto consuntivo, ha certificato di avere un saldo di cassa a inizio 2018 pari a 35.000 euro, che vuol dire pari a zero se si considera la dimensione del bilancio annuale. A questo si aggiunge un disavanzo straordinario di amministrazione pari a otto milioni e mezzo di euro, che Gaeta ripianerà nei prossimi trent’anni. Questi indicatori di sofferenza finanziaria, spiegano il motivo reale per cui l’amministrazione comunale di Gaeta ha insistito per anni per diventare Comune capofila del distretto socio-sanitario. L’efficienza dei servizi per gli anziani, i disabili e i poveri non c’entra nulla.

La contesa riguarda unicamente la cassa del distretto socio-sanitario che al Sindaco Mitrano fa gola per usufruire della liquidità accumulata dal Comune di Formia come capofila. Una liquidità che serve unicamente a rimpolpare di cash la sua tesoreria, e a nient’altro, dato che quelle risorse sono vincolate e inutilizzabili per legge, mentre tutto il necessario per operare, Gaeta già l’ha ricevuto a Dicembre. L’unico a fare finta di non aver capito che la questione riguarda la cassa e non la competenza del distretto sembra essere il Sindaco di Minturno. Le sue accuse su fondi distolti dalle politiche sociali, addirittura di nocumento per i suoi concittadini, sono estremamente gravi, sia perché palesemente infondate, sia perché chiamerebbero in causa in primis la responsabilità del sindaco stesso, il quale ha approvato in sede di assemblea distrettuale tutti i bilanci. Il tentativo di coprire con una fake news la sua palese alleanza di carattere puramente spartitorio con Mitrano è francamente imbarazzante. Dovrebbe valutare di chiedere scusa, in primis ai suoi cittadini, a cui sta dicendo consapevolemente una bugia.


Data la complessità della vicenda, meglio comunque spiegare per punti:

Il distretto socio sanitario Formia – Gaeta è una convenzione tra i Comuni del sudpontino che ha la finalità di gestire i fondi regionali sulle politiche sociali. Ogni anno i Comuni approvano un piano di zona (PDZ) che viene finanziato in tutto o in parte dalla Regione. Formia è stata dal 2002 fino al 2018 capofila e ha gestito con la sua cassa e il suo bilancio i fondi del distretto. Un onere, più che un onore. Formia, come capofila, ha dovuto inserire le spese del personale dell’ufficio di piano tra le proprie, limitando la capacità assunzionale dell’Ente. Ha gestito la spesa dei servizi sociali di altri otto Comuni caricando sul proprio patto di stabilità le operazioni in entrata e uscita, con i relativi rischi. Formia  Nei 17 anni di gestione si sono accumulati avanzi di amministrazione, pari a circa cinque milioni di euro. Gli avanzi si sono realizzati unicamente perché la Regione ha posto dei vincoli alla spesa dei fondi che essa stessa ha erogato e per altre ragioni che hanno impedito oggettivamente la spesa. La stragrande maggior parte delle risorse inserite nei PDZ e spendibili sono state, comunque, utilizzate. Nessun nocumento è stato recato ai cittadini del Golfo, nessun fondo è stato distolto dalla sua finalità sociale. I primi a saperlo sono i Sindaci dei Comuni del distretto, che hanno approvato tutti i bilanci e autorizzato tutti gli investimenti come gli accantonamenti. Tutti, compresi quelli attuali di Gaeta e Minturno;

I residui del distretto sono stati accantonati sul bilancio del Comune di Formia nell’avanzo vincolato, come prevede la legge. Basta leggere il consuntivo 2017, certificato dai revisori dei conti, per verificare che ammontano a circa cinque milioni di euro. Soldi inspendibili per alcuna ragione, completamente inutili ai fini di impegni di spesa per il Distretto; Con determina 1450 del 10.12.2018, il Comune di Formia ha svolto una ricognizione sulla condizione economico-finanziaria, al fine di trasferire a Gaeta tutte le competenze del capofila. A seguito di questo atto sono stati trasferiti a Gaeta tutte le risorse correnti del distretto, ammontanti a oltre un milione di euro, per una liquidità sufficiente a sostenere le attività operative per il prossimo anno. Con un atto in via di redazione, Formia si appresta a trasferire a Gaeta altri due milioni, relativi ai residui delle ultime annualità, inspendibili dal punto di vista economico, ma sufficienti a garantire un’operatività piena dei servizi del distretto in termini di liquidità per i prossimi due anni (in assenza di nuovi trasferimenti della Regione).

Resta l’avanzo vincolato, anch’esso inspendibile, pari a circa tre milioni di euro, che Formia trasferirà non appena avrà riorganizzato la sua cassa, come ovvio che sia per un Comune che ha gestito il servizio socio-sanitario per diciassette anni. La polemica sul tema è alquanto pretestuosa, perché in nessun modo i tempi richiesti da Formia – con senso di responsabilità da parte dell’Assessore Fulvio Spertini che ha tutto il mio sostegno sul tema – sono fuori dalla norma né producono alcun danno o problema alla gestione dei servizi sociali comprensoriali. Piuttosto ci chiediamo se Gaeta abbia provveduto ad effettuare la variazione in entrata dei soldi già trasferiti, perché non risulta dall’albo pretorio. Neglienza, qusta, che rischia davvero di minare l’operatività dei servizi socio-sanitari”.