Contrastare il fenomeno del caporalato partendo dai servizi che si possono offrire. Così si sta muovendo la Regione Lazio che parte proprio da una sorta di servizio trasporto per i braccianti. Un impegno che viene ribadito dopo l’operazione scattata oggi che ha portato all’arresto di 6 persone attorno a cui ruotava un “giro” di braccianti sfruttati. “La vasta operazione della Polizia di Stato contro lo sfruttamento del lavoro e il caporalato, dimostra quanto il fenomeno sia preoccupante. Per contrastarlo crediamo sia necessario l’impegno di tutti, ognuno col suo ruolo” E’ quanto afferma l’ assessore al Lavoro e Nuovi diritti della Regione Lazio, Claudio Di Berardino.
“La Regione Lazio – prosegue – proprio pochi giorni fa, ha firmato, alla presenza del Prefetto di Latina, un Protocollo d’intesa con le parti sociali. Tra le azioni più importanti vi è il trasporto gratuito da e per i campi. Con convenzioni ad hoc con le aziende del trasporto locale, vogliamo togliere ai caporali la prima occasione di contatto con i braccianti. Senza navette e senza il reclutamento su strada si interrompe sul nascere la catena di sfruttamento. Oltre al trasporto siamo pronti a finanziare altri servizi, come quello del mediatore culturale multilingua e sportelli dedicati nei centri per l’impiego per offrire prestazioni alle aziende che hanno bisogno di braccianti agricoli e ai lavoratori interessati al lavoro nei campi. L’istituzione regionale diventa così intermediario e garante di un corretto e trasparente incontro tra domanda e offerta di lavoro. Il nostro programma prevede un primo periodo sperimentale nella provincia di Latina, l’estensione del Protocollo in tutto il Lazio per giungere a una legge regionale contro lo sfruttamento in agricoltura. Parallelamente continua il rapporto con le Prefetture locali e l’Inps per l’istituzione delle Reti locali del lavoro agricolo di qualità come previsto dalla Legge nazionale 199 contro il Caporalato. A Latina siamo inoltre presenti nella task force istituita dalla Prefettura’.
Sono stati diversi gli interventi a margine dell’operazione di Polizia. in un twitter il presidente della Regione Nicola Zingaretti ha commentato: “Grazie a Polizia di Stato per questa importante vittoria. Abbiamo appena presentato con il Prefetto di Latina un protocollo con le parti sociali: nessuna tolleranza per il caporalato e per lo sfruttamento del lavoro”.
DAL CONSIGLIERE REGIONALE DEL PARTITO DEMOCRATICO ENRICO FORTE: “La vasta operazione contro il caporalato a Latina, culminata con 6 arresti e cinquanta indagati, dimostra che il territorio pontino sta reagendo alla piaga dello sfruttamento in agricoltura, fenomeno reso ancor più grave dalla consapevolezza dimostrata dai personaggi coinvolti di operare fuori dalla legalità e dai diritti più elementari. Senza dimenticare che si certifica un fenomeno più volte denunciato ma mai emerso con questa gravità: migranti sfruttati che, a causa di imprenditori senza scrupoli e di controllori che non hanno fatto il proprio dovere, hanno sostituto nei campi i braccianti già sottopagati poichè ‘impiegabili’ in condizioni ancor più disumane. Un ringraziamento va alle forze dell’ordine che hanno operato per ricostruire una vicenda complessa: allo stesso modo ritengo si debba rimarcare come la Regione Lazio, che ha appena siglato un protocollo con le forze sociale e le istituzioni del territorio, stia favorendo il clima di ripristino della legalità nella provincia di Latina, tutelando e incoraggiando chi lavora per mantenere una economia sana e rispettosa dell’uomo”.
DAL CAPOGRUPPO DI FRATELLI D’ITALIA ALLA CAMERA FRANCESCO LOLLOBRIGIDA: “Un grazie alle forze di Polizia di Latina che questa mattina hanno sgominato un’organizzazione criminale dedita allo sfruttamento del lavoro e al caporalato ai danni di centinaia di stranieri impiegati in lavori agricoli in condizioni disumane. Sconcerta che all’interno di questa organizzazione fossero coinvolti anche un sindacalista e un funzionario dell’Ispettorato territoriale del Lavoro. Tolleranza zero per il caporalato, basta speculare sulla pelle dei disperati”.