Leggiamo e pubblichiamo la lettera aperta di Francesco D’Angelis indirizzata ai Sindaci di Gaeta e Formia, Cosimo Mitrano e Paola Villa, e ai rispettivi assessori ai servizi sociali, Lucia Maltempo e Gianni D’Angiò.
“Nei giorni scorsi, l’Assessora Maltempo prima e la Sindaca Villa, poi, si sono espresse nel merito della questione “emergenza freddo”: l’Assessora ha asserito che la tensostruttura non si può fare perché Formia non ha trasferito i fondi del distretto sociosanitario a Gaeta, la Sindaca Villa, invece, afferma che non solo i soldi sono stati trasferiti, ma che sulla tensostruttura decide il comitato dei sindaci.
Alcune considerazioni, in questo caso, vanno fatte, quantomeno per chiarezza.
Se il distretto sociosanitario fosse stato organizzato sotto forma di consorzio ci sarebbe stato comunque problema di “passaggio di soldi”? In caso di risposta negativa, si evincerebbe un altro dei motivi per cui vi chiedo di intervenire perché al più presto si proceda all’organizzazione del distretto in forma consortile.
Mi chiedo anche se non fosse possibile attingere dai fondi comunali per fronteggiare l’emergenza freddo come fatto talvolta negli anni precedenti: parliamo, del resto di una cifra non così ingente per un comune: circa trentamila euro per l’allestimento della tensostruttura. Penso che i due comuni, Formia e Gaeta, avrebbero potuto metter mano ai propri bilanci e, con una piccola variazione di bilancio, passare la mano sul cuore ed evitare la sofferenza a delle persone. La Sindaca Villa ha ragione nel dire che a decidere in ambito distrettuale è il comitato dei sindaci, ma non si dimentichi che lei è una di quei sindaci chiamati a decidere (non lo dimentichi neanche Mitrano) e non dimentichi che in casi di emergenza come questo sarebbe auspicabile comunque darsi da fare al di fuori dal comitato stesso, attingendo, ad esempio, dalle proprie casse per fare qualcosa che tutti sembrano voler fare, ma che nessuno sembra poter fare.
Dispiace, poi, sentire la Sindaca Villa sminuire l’importanza del ruolo di “capofila” del distretto sociosanitario: il comune capofila dà impulso e spinta al comitato dei Sindaci, lo coordina e cerca di farlo funzionare al meglio. È, pertanto, inesatto dire che cambi semplicemente il luogo delle riunioni del comitato.
La stessa Assessora Maltempo parla di empatia sul suo profilo Facebook ed io mi sento di chiedervi di non mancare di cuore, ma, anzi, di amministrare sempre con cuore e pensando alle vite di chi vive nelle nostre città. Non solo: si ritrovi un equilibrio in questo distretto perché i servizi sociali siano sempre più forti, incisivi nelle vite di cittadine e cittadini e si cominci a guardare a politiche sociali di sovrambito, in accordo coi comuni del vicino distretto “Lt4”. Solo uniti possiamo migliorare le sorti di chi vive queste città.”