Due anni e mezzo di reclusione. La metà esatta di quanto chiesto dal pubblico ministero. Questa la condanna inflitta dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, al 28enne Giuseppe Ambrosio, originario di Caserta ma residente a Fondi, accusato di spaccio di droga.
Al giovane, difeso dall’avvocato Giulio Mastrobattista, sono inoltre stati concessi gli arresti domiciliari.
Coinvolto nell’ottobre 2016 nell’inchiesta dell’Antimafia di Roma denominata “Enigma”, relativa a un traffico di droga tra Fondi, Terracina, Itri e Formia, Ambrosio era tornato in libertà, ma il 16 marzo scorso, sempre per spaccio, era stato di nuovo arrestato dai carabinieri.
I militari lo avevano sorpreso mentre cedeva eroina a un fondano e avevano perquisito la casa del 28enne, nel centro storico di Fondi, protetta da telecamere a raggi infrarossi.
Gli investigatori avevano così scovato in possesso di Ambrosio 32 grammi di hashish, oltre 27 di marijuana, sette involucri di cocaina e materiale per confezionare le singole dosi di sostanze stupefacenti.