Uffici dell’INPS a Gaeta: il sindaco Paola Villa fa luce sull’iter del trasferimento

“Il trasferimento degli uffici dell’Inps a Gaeta risalgono ad una trattativa tra il comune di Gaeta e lo stesso ufficio durante la gestione commissariale di Formia ed inoltre si tratta di una partita che si è giocata e finita, fuori tempo massimo, già ormai negli anni precedenti quando l’INPS bandì una manifestazione di interesse per locali da porre in locazione, con dimensioni adeguate sul territorio formiano ed andò deserta per mancanza proprio di locali privati e pubblici con quella tipologia.

Paola Villa, sindaco di Formia

L’amministrazione pubblica di Formia all’epoca cercò di porre rimedio proponendo possibili soluzioni, definite dall’Inps inadeguate, fra i quali locali privati di Vindicio ex Asl o l’ex Pastificio Paone, già oggetto allora come oggi di sequestro giudiziario.


Gaeta propose i locali pubblici rimasti vuoti da quando perse la sede del tribunale, reale depauperamento del nostro territorio, che ha visto purtroppo buona parte della politica silente, anche quella che oggi, per puro campanilismo urla allo spostamento di un ufficio Inps, tra due città limitrofe.

Ovvio quindi che il trasferimento degli uffici INPS a Gaeta è una partita persa già negli anni scorsi, che oggi qualche consigliere o ex amministratori di questa città, in un’ottica di bieco campalinismo, vorrebbero caricare di responsabilità sull’attuale amministrazione. Stessi ex amministratori la cui voce non si è proprio sentita quando sempre durante la gestione commissariale Formia perdeva il suo “leggittimo” posto tra i consiglieri del parco Riviera di Ulisse, ma lì si stava in campagna elettorale e alzare la voce ed evidenziare ciò che stava avvenendo, come ha fatto la sottoscritta, poteva destabilizzare uno o più partiti che stava sostenendo l’altro candidato sindaco.

La sede Inps a pochi metri dal distributore della Esso sulla via Appia

Inviterei costoro a smettere di lanciarsi in accuse becere ed evidenziare tutto ciò che è stato già scritto di negativo nel tempo passato e proiettarsi nel collaborare fattivamente a riprogettare una città e un territorio che possa essere reso di nuovo appetibile, anche in un’ottica di vera e proficua politica comprensoriale.

Noi ci stiamo già lavorando e ci stiamo lavorando sul serio, con atti concreti, come delibere di Consiglio comunale, e siamo perfettamente coscienti che il lavoro sarà lungo e che vi saranno ancora conseguenze negative frutto di politiche territoriali inesistenti o sbagliate o semplicemente non portate a termine anche da quelli che oggi continuano ad accusare, ma che dovrebbero solo essere onesti intellettualmente, ma forse qui pretendo troppo, e riconoscere il pressappochismo seminato anche da loro, in questi anni di vita amministrativa formiana.

Ora è il tempo di costruire, ora bisogna lavorare tutti, è evidente che qualcuno vuole solo continuare ad offendere, denigrando con il suo modo di fare, non tanto il sindaco, ma la città di Formia, sono convinta invece che c’è un’altra parte dell’opposizione che vuole, pur non condividendo tutto, partecipare alla rinascita della nostra città. Sì va avanti, lasciando indietro chi si affida solo alle offese, dimenticando di essere stato negli anni addietro anche lui artefice di tutto questo”.

Così, in una nota diffusa attraverso il proprio profilo Facebook, si è espressa Paola Villa, primo cittadino di Formia. Un intervento in cui è chiara una stoccata al rappresentante d’opposizione Pasquale Cardillo Cupo, che aveva bollato il trasferimento dell’Inps come un fallimento dell”attuale amministrazione.

“Dopo aver perso il Distretto Socio Sanitario, Formia con la nuova Amministrazione, o pseudo tale, perde un altro servizio essenziale per i propri cittadini e per la propria centralità”, ha scritto l’avvocato.

Il vuoto politico totale in cui è piombata la nostra Città ci sta trascinando nell’isolamento, nell’emarginazione e costringendo alla totale smobilitazione in favore dei Comuni vicini, festosi e festanti da subito per ovvie ragioni.

Purtroppo, le competenze, l’esperienza e la politica non si vendono al mercato rionale e questi sono i catastrofici risultati”.