Leggiamo e pubblichiamo una nota dei docenti del corso D referenti per l’iniziativa Unesco dell’Istituto Comprensivo Statale Amante. “L’Italia è al secondo posto in Europa, dietro la Germania, per plastica prodotta con un immesso consumo che può essere stimato in 6-7 milioni di tonnellate annue” (fonte: Repubblica.it); inoltre a partire dal 2018 la Cina ha bloccato l’importazione di plastica da rifiuti dall’Europa per cessare di essere “la pattumiera del mondo occidentale” (fonte: ilfattoquotidiano.it). In risposta all’esigenza di intraprendere azioni pratiche, volte in particolare a diffondere gradualmente la cultura del “rifiuto zero” a partire dall’ambito scolastico, familiare e locale, i ragazzi della classe 1D della scuola secondaria di primo grado, dell’Istituto Comprensivo Statale Amante, hanno partecipato all’iniziativa dell’Unesco “Fuori dalla Plastica: un percorso da costruire” (rientrante nel calendario delle attività del progetto triennale il Capitale Naturale) e proprio nel ruolo di soggetti attivi sono state avviate alcune iniziative.
Come prima fase i ragazzi del corso D hanno stimato, per difetto, in circa 40.000 bottiglie il consumo
collettivo di bottigliette di acqua minerale acquistate a scuola in un intero anno scolastico, per un costo complessivo di circa 12.000€ annui. Da qui la necessità di eliminarne il rifiuto più abbondante prodotto a
scuola, sostituendo le bottiglie in plastica con quelle in alluminio, così come già messo in atto dal ministro
dell’Ambiente Sergio Costa che ha trasformato il suo in un ministero “plastic free”. L’esigenza di liberarsi
dalla notevole quantità di plastica ha permesso al tempo stesso di incentivare l’uso dell’acqua potabile.
Poiché il progetto ha previsto il partenariato con enti, istituzioni e imprese, sono state realizzate, grazie al
contributo della 3d grafica di Fondi dei fratelli Di Perna, delle borracce personalizzate in alluminio sulle
quali ciascun ragazzo ha avuto stampato il proprio disegno, definito sulla base dello slogan appositamente
creato da loro “io zero…! e tu?”.
Gli stessi disegni sono stati utilizzati anche per la realizzazione di volantini per la diffusione di un decalogo di buone pratiche, al fine di eliminare il consumo della plastica, volto a sensibilizzare le famiglie e l’amministrazione comunale.Tutte queste azioni hanno avviato pertanto un processo di crescita come cittadini consapevoli e responsabili che potremmo chiamare “nativi ambientali”, una generazione che nella quotidianità dei comportamenti trovi già come prospettiva naturale il rispetto dell’ambiente in cui vive e dove la scuola e la famiglia sono i principali attori. Al fine di rendere pubblica l’iniziativa è stata scelta l’occasione dell’open day per esporre ufficialmente alle famiglie quanto realizzato dai ragazzi. Il passo successivo sarà quello di trasmettere al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, così come previsto dal progetto, tutto il materiale prodotto; in coerenza con le iniziative legislative di divieto all’uso delle plastiche avviate per il 2019″.