Urbanistica, permessi vista mare e ripensamenti: tutto annullato

Il Comune di Formia

Un permesso rilasciato dal Comune e dopo oltre un anno annullato dallo stesso ente. L’amministrazione comunale che rivede le regole in materia di urbanistica e che dopo tre anni si fa venire dei dubbi, chiedendo alla Regione se ha fatto bene. E la Regione che prima dà il via libera al Comune e poi blocca tutto. Un pasticcio, almeno all’apparenza, quello della gestione dell’urbanistica a Formia nelle aree vicine alla costa, sfociato ora nell’annullamento del via libera alla realizzazione di cinque fabbricati in via Olivella.

Era il 12 novembre 2014 quando il consiglio comunale di Formia, essendo stata abrogata la legge regionale relativa alle norme urbanistiche a tutela delle aree costiere, decise di tracciare un nuovo percorso per le costruzioni vista mare.


Doveva essere tutto più semplice. Occorreva soltanto rispettare le previsioni del Piano regolatore generale del 1974.

A dare i permessi sulla compatibilità ambientale e paesaggistica degli interventi proposti avrebbe provveduto da quel momento direttamente il Comune. Tutto più veloce.

L’ente locale era nelle mani del sindaco Sandro Bartolomeo e l’iniziativa presa dall’ente locale due anni dopo venne anche benedetta dalla Regione Lazio.

Nel 2017 però alla stessa amministrazione Bartolomeo deve essere venuto qualche dubbio.

Il 26 febbraio è stato così chiesto di nuovo un parere alla Regione Lazio, quello sull’applicabilità appunto della delibera consiliare del 2014. Per lungo tempo non sarebbero arrivate altre indicazioni dalla Pisana.

Il 9 novembre 2017, sulla scorta della delibera approvata dal Consiglio tre anni prima, è stato dato così l’ok sul fronte ambientale e paesaggistico al progetto presentato dalla società Maestrale, rappresentata da un imprenditore di Napoli, per realizzare cinque fabbricati a uso residenziale in via Olivella, a due passi dal mare.

Il 10 luglio scorso però, dopo un anno e mezzo, il parere della Regione è arrivato ed è stato opposto a quello di due anni prima.

A Roma hanno fatto una completa inversione di marcia: la delibera non è legittima, non può trovare applicazione e deve essere annullata in autotutela.

Motivo? Il Comune non è competente sull’autorizzazione paesaggistica per interventi edilizi vista mare.

Il 17 settembre scorso è stato quindi negato alla Maestrale il permesso a costruire, il 26 ottobre è stata annullata in autotutela la delibera consiliare del 2014 e ora è stata annullata in autotutela anche la determina sul via libera per quanto riguarda l’autorizzazione ambientale e paesaggistica.

Si scopre anche che la delibera del 2014 doveva essere inviata in Regione, ma tale passaggio non venne compiuto e la stessa Pisana prima diede l’ok all’iniziativa e poi ha imposto di annullare tutto.

Il progetto delle palazzine nel cestino. Almeno per il momento.

Ma è difficile pensare che la contorta vicenda finisca così, senza strascichi, per chi prima ha fatto dei progetti forte dei via libera ottenuti e ora è stato fatto precipitare in un limbo.

Quanto accaduto sembra aprire un nuovo fronte sull’urbanistica a Formia: il fronte mare.