Latina, ecco l’idea del gemellaggio con la città di Fiume

“Di fronte a un folto pubblico, nel Foyer del teatro D’Annunzio alle presenza del Sindaco Damiano Coletta, rappresentanti dell’Esercito, Carabinieri e Aviazione, strutture militari insistenti sul territorio pontino, ha avuto luogo il 19 scorso, con il patrocinio del Comune di Latina nell’ambito delle manifestazioni organizzate in occasione del Natale 2018, il convegno organizzato da McL (Mi chiamo Littoria): “Per non dimenticare: dalle trincee della Grande Guerra alle Paludi Pontine.” Ha condotto il Generale Euro Rossi, Presidente di McL, che ha presentato l’evento nell’ambito delle attività storico culturali del Movimento. Significativo e rilevante il saluto e l’intervento del Sindaco, dott. Damiano Coletta, che ha tenuto a sottolineare l’importanza di uscire dalle logiche delle ideologie per vivificare con serenità le radici cittadine. Un messaggio di superamento degli anacronistici steccati per guardare avanti e costruire un futuro per la Città con più serenità. A seguire il primo relatore, l’Avv. Simone Di Leginio (presidente provinciale e della sezione locale Gelasio Caetani della Associazione Nazionale Combattenti e Reduci e Vice presidente di McL) ha relazionato sul tema “Opera Nazionale Combattenti (ONC) e Associazione Nazionale Combattenti (ANC): origini e unificazione della comunità pontina”, raccontando, in estrema sintesi, la genesi degli anzidetti organismi in essere sin dal 1917 e che hanno permesso, con gli ex combattenti e reduci del conflitto, la vittoria sulla palude e la nascita delle città di fondazione.

E’ intervenuto quindi Il Dot. Marino Micich, Segretario Generale della Società di Studi fiumani e Direttore del Museo Archivio storico di Fiume, che ha relazionato su “I Giuliano Dalmati dalla Grande Guerra all’esodo ed al loro insediamento nel Lazio”, ha sensibilizzato l’uditorio sulla storia degli esuli italiani della frontiera orientale che, dopo la Seconda guerra mondiale, dovettero lasciare il territorio per via della politica repressiva del regime jugoslavo dell’epoca. Oltre 300.000 il totale degli esuli giuliano-dalmati di cui circa 3.000 si stabilirono a Latina e provincia. Micich ha poi sottolineato che in virtù dei rapporti culturali aperti con la città di Rijeka-Croazia (ex Fiume), la Società di Studi Fiumani è stata invitata a partecipare ai lavori di una commissione cittadina per il bilinguismo visivo, che riporterà in italiano i nomi delle vie del centro storico, ed all’ingresso della città con targhe bilingue col nome RIJEKA-FIUME. Infine l’Ing. Giuseppe Viglialioro, manager d’Industria e membro del direttivo di McL, con la relazione “Fanti di pace e di progresso”, ha tenuto a sottolineare “che per costruire tutti insieme un futuro per la nostra amatissima Città non ci sono formule magiche o ricette speciali ma solo due parole: tornare fanti per uscire da un trend negativo che allontana sempre più la Città da quel progresso tecnologico che ne ha permesso la nascita e l’ha contraddistinta nei suoi primi trent’anni di vita. Tutto quello che è stato conquistato e viene conquistato nasce dalla collaborazione, ci vuole buon senso, umiltà e un sostegno collettivo”.


Sulla scia della storia locale fortemente legata al primo conflitto mondiale, di cui ricorre il centenario della sua fine, è stato quindi possibile elaborare un filo logico tra i combattenti, i pionieri, i bonificatori, gli esuli e quelli che sono i loro attuali eredi. Ha concluso il Gen. Euro Rossi presidente di McL: “l’entusiasmo ed il sorriso di quella folla di ex combattenti plaudenti, che appare nella foto della locandina del convegno, devono essere riportati sui volti degli attuali cittadini”. L’evento di McL ha confermato che traspare sempre più il crescente bisogno di cultura storica e dei valori di appartenenza e di orgoglio delle proprie radici, con i quali giungere ad ottenere finalmente una sola e condivisa identità cittadina, affinché la Città possa affrontare le giornaliere sfide di sviluppo, forte e consapevole della sua unità. Nel ringraziare i relatori e tutti i convenuti Euro Rossi ha proposto di realizzare un gemellaggio tra le città di Fiume e Latina, non solo per la loro composizione plurietnica e multiculturale ma anche in quanto accumunate dal similare destino del cambio del nome originale.”