Sul multipiano Aldo Moro continuano a pendere molti interrogativi che con il passare del tempo sembrano aumentare piuttosto che diminuire. La decisione di fare subentrare una cordata di privati i cui nomi non sono ancora stati resi noti è un passaggio su cui ora, accende i riflettori il Partito Democratico attraverso il consigliere Claudio Marciano. “Il primo piano del multipiano Aldo Moro – commenta – è stato affidato ad una cordata di privati, di cui non sono noti ancora i nominativi. Gli altri due piani interrati e i box sono andati deserti: il prezzo a base d’asta dovrà evidentemente scendere.
Come andrà a finire non si sa: se gli stessi privati faranno una nuova offerta, se gli altri piani saranno acquistati da altri privati e la proprietà dell’immobile sarà spezzettata, se alla fine il parcheggio resterà sul groppone alla curatela e sarà destinato ad un abbandono graduale. L’unica certezza è la totale inedia e indifferenza dell’attuale amministrazione rispetto a questo drammatico esito. La scelta di privatizzare la sosta per i prossimi sette anni ha tolto al Comune la possibilità di essere parte attiva di questa vicenda. La maggioranza ha scelto di non scegliere, di lasciar fare ai privati, completamente indifferente al destino della più grande infrastruttura di mobilità della città, su cui si regge la principale piazza di Formia e l’intera pianificazione sul traffico”.
Un problema di inerzia sostanzialmente quello di ci parla Marciano che descrive una amministrazione comunale indecisa e forse impreparata alla gestione del problema. Ma “tirarsi fuori” può essere considerata una soluzione? “Come è ovvio che sia – prosegue l’esponente del Pd – la privatizzazione del multipiano comporterà l’aumento delle tariffe e l’impossibilità di utilizzarne gli spazi per decongestionare la sosta nel centro. Nessun interesse pubblico potrà valere più all’interno di un’opera che era stata progettata e realizzata per servire la collettività e che ora sarà appannaggio di pochi.Eppure i mezzi per scongiurare questa palese sconfitta c’erano tutti. I cittadini non si facciano abbindolare dalle improbabili argomentazioni di alcuni esponenti della maggioranza, per cui comprare il multipiano avrebbe prodotto debiti per l’Ente. Chi lo sostiene non ha contezza nemmeno della differenza tra dimensione finanziaria ed economica di un investimento”.
Tariffe più alte per la sosta e il rischio costante che il traffico vada in tilt, questa è la prospettiva descritta da Marciano che insiste comunque anche sull’aspetto economico e su quella convenienza che rimarrebbe a vantaggio esclusivo o quasi dei privati e non del Comune. “Comprare il multipiano -conclude infatti – comportava sì una spesa ma anche un’entrata assolutamente certa data dalla vendita o affitto dei 101 box e dagli oltre 200 stalli al coperto disponibili (e con quale bisogno) al centro di una città con una domanda di posti auto famelica. Il Comune poteva affidare la sosta alla Formia Rifiuti Zero e usare la solidità economica della nostra municipalizzata per accedere ad un mutuo a tassi agevolati, come già fatto per l’acquisto della flotta mezzi, senza pesare un euro sul bilancio comunale. Avrebbe potuto, anche se con più limiti, tentare di individuare uno spazio finanziario all’interno del bilancio comunale spalmando l’investimento sul piano triennale delle opere pubbliche e cercando di recuperare spazi di indebitamento chiudendo mutui ormai inutili o favorendo l’alienazione di terreni e immobili di minor pregio. A ben vedere entrambe le procedure, sebbene in ritardo, possono ancora essere attivate, ma a quanto sembra l’amministrazione preferisce mettere i ciclamini nelle aiuole e bendarsi gli occhi rispetto alle priorità strutturali della città”.