Frigoriferi e pezzi di cucine si possono trovare anche tra una casa e l’altra. Insieme a indumenti usati, bottiglie, lattine, materiale di risulta, sacchi e così via. Non si tratta di un’area dismessa ma di un residence composto da villette il cui valore si va svalutando giorno per giorno probabilmente con grande gioia di chi è interessato a comprare in quella zona. Chi vive nel residence Bella Farnia Mare fa i conti con il problema del degrado da anni ma negli ultimi tempi la situazione si è davvero complicata. Un complesso di villette pensato per chi voleva comprare una seconda casa non lontano dal mare e per chi, come molte persone ancora oggi, voleva vivere lì anche nei restanti mesi. I residenti, molti dei quali oggi hanno deciso di costituire un comitato per denunciare cosa non è stato fatto e gli enormi disagi che ogni giorno sono costretti ad affrontare dal degrado all’assenza di sicurezza.
Quella zona è stata oggetto più volte di fatti di cronaca. Da un omicidio maturato nella comunità indiana nel 2008 ad una serie di confische per non contare i controlli legati in parte a piccoli abusi edilizi e al monitoraggio di fenomeni come l’immigrazione clandestina. Un residence che poteva diventare comunque un esempio di integrazione ma la situazione al momento è diversa ed il clima è molto teso. Chi abita nel consorzio? Cittadini italiani, cittadini indiani che costituiscono la maggior parte delle utenze fisse e dal 2017 è stato istituito anche un Cas. Lo stato in cui versano alcune abitazioni, pertinenze comprese, il rischio che per fenomeni come quello dello sfruttamento della manodopera straniera ci siano casi si sovraffollamento, sono oggetto di polemiche ed anche di esposti. Aree come quella dei depuratori sono aperte, l’erba non viene tagliata e la scorsa estate sono stati i residenti dopo una raccolta fondi a provvedere autonomamente alla manutenzione. Rami pericolanti, strade buie ed il timore che fenomeni come lo spaccio siano arrivati anche lì non fanno che rendere molto precario il sentore della sicurezza.
Proprio oggi dopo settimane di aspre polemiche sui social e segnalazioni a mezzo stampa da parte del comitato, il Comune di Sabaudia ha disposto la rimozione di rifiuti da via Asia. Ad onor del vero la zona era stato oggetto di un sopralluogo della polizia locale le cui risultanze sono poi state inoltrate ai competenti uffici comunali. Un piccolo risultato? Sicuramente, ma l’auspicio di molti residenti è che non si tratti di un intervento isolato, magari per placare le polemiche ed una serie di esposti in vista e che comunque, anche l’ordinaria manutenzione sia concepita come tale e non come una gentile concessione.