Quando il teatro fa riflettere, l’intervento del consigliere comunale del Partito Democratico Maria Civita Paparello. “Ieri sera ho assistito, in veste ufficiale, alla Prima della Commedia in dialetto fondano “N’V’FACET’ AMBRUJÀ …SO TUTT’ BRAV’ A MURMURÀ”, della Compagnia Teatrale “Attori per caso”, scritta e diretta da Antonella Roma. Un atto unico, che ha consentito al numeroso pubblico che affollava la sala del Centro Multimediale Dan Danino Di Sarra di veder affrontati con leggerezza e senso dell’umorismo i grandi temi della fragilità degli anziani, della relazione tra generazioni e dell’integrazione tra i popoli.
Il ricavato delle tre serate di rappresentazione sarà devoluto all’Associazione Nazionale dei Trapiantati di Rene. Quanto premesso merita alcune riflessioni. Si parla sempre ormai di quel complesso processo, a tutti noi noto come ‘globalizzazione’, fenomeno che ha portato alla formazione di un unico spazio economico del mondo, annullando frontiere e aumentando gli scambi in modo vertiginoso. Accanto ad alcuni aspetti positivi, quali la diffusione della rete di comunicazione e degli scambi internazionali, sono evidenti molteplici effetti negativi come l’aumento della povertà, con conseguente concentrazione della ricchezza, l’emarginazione per tanti Paesi privi di un adeguato e moderno sistema produttivo e la perdita dell’identità locale.
È nato e si sviluppa, in sostanza, un mondo che tende alla omologazione e distrugge quei valori che sono il frutto di centinaia di anni di crescita sociale, culturale ed etica che, a mio avviso, sono i soli a mettere l’umanità e i rapporti solidali al primo posto in un ideale elenco delle priorità. Dobbiamo, in questo contesto, esprimere gratitudine e profondo rispetto a tutti coloro che mantengono vivo il senso della tradizione del teatro popolare e del nostro dialetto, come beni preziosi che ci contraddistinguono e mantengono salde le nostre radici”.