Il sindaco di Sermoneta, Claudio Damiano interviene sulla crisi Corden Pharma. La novità più importante è che il prossimo 11 dicembre è stato convocato il tavolo di crisi presso il Ministero dello Sviluppo Economico, momento in cui saranno presente ovviamente anche i rappresentanti dell’azienda. Come è noto per il 10 e il 14 dicembre p.v. sono stati inoltre fissati due nuovi incontri tra direzione aziendale Corden Pharma e le Rappresentanze dei Lavoratori (RSU e Provinciali). Noti sono anche i termini e le condizioni poste dalla azienda per fermare la procedura che potrebbe portare al possibile licenziamento di 192 dipendenti.
“L’azienda punta ad una forte riduzione del costo del lavoro – si legge nella nota del sindaco – tagliando la contrattazione di secondo livello, riducendo gli stipendi e a fronte di questo offre un ‘piano aziendale’ fino al 2023. Ufficialmente e ufficiosamente si rincorrono voci in merito al disimpegno della Bristol M.S. in merito alle commesse e le altre trattative in corso. Il comune di Sermoneta ha il massimo rispetto dei lavoratori, delle loro OO.SS. e comprende bene le loro preoccupazioni. Non intende intromettersi in una trattativa che non è di sua competenza. Ma, nel contempo, ritiene che il ‘territorio nel suo complesso’, fatto di Istituzioni Locali, Rappresentanze Politiche e Sociali non possano ‘restare ad aspettare gli eventi’ di fronte ad una crisi, all’attacco ai livelli occupazionali e al sistema produttivo che lo riguardano. Per la vicenda Corden, ma anche e soprattutto per lo stato di crisi che complessivamente ha colpito l’area Pontina.
Martedì 11 dicembre alle ore 13 arriverà a Sermoneta l’assessore regionale al lavoro Claudio Di Berardino; lo stesso giorno alle ore 19 è stato convocato il tavolo di crisi presso il Ministero dello Sviluppo Economico con l’azienda, il Comune di Sermoneta, la Regione Lazio e le sigle sindacali per un incontro. Confermato per il 13 dicembre il tavolo per Corden Pharma già convocato, per tirare le somme. L’obiettivo non è solamente fare il punto della situazione, ma mettere in campo una <forte iniziativa pubblica sul lavoro e la difesa delle capacità produttive del territorio>. E, con essa, lavorare ad una <piattaforma complessiva> che ponga il territorio pontino alla attenzione del Governo Nazionale, al fine di mettere in campo sinergie in grado di attivare le misure già previste dalla normativa vigente e programmi specifici di reindustrializzazione e tutela dei livelli occupazionali e della qualità della vita. Area di crisi complessa, attivazione degli ammortizzatori sociali, piano di reindustrializzazione, tutela dell’ambiente… iniziative che mettano ogni attore davanti alle proprie responsabilità e vedano coinvolte in maniera diretta ed attiva : Governo, Regione, Istituzioni Locali, Imprenditori, lavoratori e le loro rappresentanze”.