“Sono allibito della non risposta fornita dall’assessore all’agricoltura, Enrica Onorati, alla interrogazione al question time che ho presentato per sapere se la Regione Lazio intendesse mettere in atto tutte le iniziative necessarie al fine di corrispondere all’ATC LT1, e a tutti gli ATC, le somme dovute, in base alla normativa nazionale vigente, per le annualità 2016, 2017 e 2018 per l’esercizio delle funzioni e, contestualmente, provvedere, per quanto di competenza relativamente al risarcimento dei danni da fauna selvatica. Due domande semplici e secche su cui l’assessore si è letteralmente incartata fornendo pseudo giustificazioni ai ritardi e alle inadempienze accumulate sino ad oggi dalla Regione”. Lo dichiara in una nota il presidente della commissione regionale sanità, Giuseppe Simeone.
“La Onorati ci ha spiegato che nella proposta di legge di bilancio, prossima ad entrare in consiglio per la discussione, sono previste risorse pari a 2,1 milioni di euro destinate a sanare le quote pregresso dovute agli Atc per le annualità 2016 e 2017 e quelle sospese per il 2018 finalizzate al loro funzionamento e al miglioramento ambientale. E ci ha detto che circa 600 mila euro saranno destinati agli indennizzi da fauna selvatica fermo restando la complessità dell’esame e delle verifiche delle pratiche. E’ assurdo che due anni e mezzo non siano stati sufficienti per evadere le pratiche di indennizzo presentate lasciando assoluta incertezza su somme che sono dovute. Siamo alla totale follia. L’assessore oggi, con il suo intervento in aula, ha certificato e sottoscritto il fallimento di una Regione e di chi la governa nel dare risposte ai territori. Ha evidenziato che la regione ha mantenuto, arbitrariamente somme, che per legge devono essere versate alle Atc e non possono, in alcun modo essere distratte su altre spese. Ha fatto passare per gentile concessione, con la previsione dell’inserimento di somme in bilancio, quello che è un diritto acquisito e stabilito per legge. Avremmo voluto sentire l’assessore chiedere scusa ai cittadini, alle Atc. Avremmo voluto sapere che fine hanno fatto le somme che i cacciatori hanno già versato nel 2016, nel 2017 e nel 2018 regolarmente introitate dalla regione per poi finire nel dimenticatoio. Ma nulla di tutto questo. Ed oggi il risultato è che le ATC, tra cui la LT1, rischiano la paralisi e di non poter esercitare le funzioni fondamentali che gli sono proprie quali la tutela degli habitat naturali, la gestione della fauna selvatica, la regolamentazione dell’attività venatoria alla programmazione della caccia, la predisposizione di piani di abbattimento della fauna selvatica, fino alla predisposizione di programmi di miglioramento ambientale attraverso la differenziazione delle colture, il recupero dei punti acqua, con un danno incalcolabile per tutta la collettività. Siamo all’improvvisazione al potere per buona pace delle comunità del Lazio totalmente abbandonate a se stesse”.