Tragedia di Desirée, la difesa di Salia: “Andremo in Cassazione”

C’è anche un avvocato pontino nel collegio difensivo degli indagati per la morte di Desirée Mariottini, la 16enne di Cisterna stordita con un mix di droghe e psicofarmaci in uno stabile abbandonato a Roma, stuprata e lasciata morire tra il 18 e il 19 ottobre scorsi.

Si tratta dell’avvocato Maria Antonietta Cestra, che difende insieme ai colleghi Margherita Matrella e Giovanni Vetritto uno degli stranieri su cui è stata mantenuta l’accusa più pesante quella di omicidio. E subito il legale annuncia che intende fare ricorso in Cassazione, insistendo sull’estraneità del ghanese Yousif Salia al dramma consumatosi nel quartiere San Lorenzo.


Il Riesame ha confermato l’accusa di omicidio solo per Salia e per il senegalese Gara Mamadou, detto Paco.

“Attendo il deposito delle motivazioni e poi farò ricorso in Cassazione”, assicura l’avvocato Cestra, specificando che il 32enne del Ghana, arrestato dalla Polizia a Foggia, avrebbe fatto sesso con la ragazzina, ma che poi si sarebbe allontanato dallo stabile abbandonato, non prendendo così parte alla somministrazione del cocktail risultato fatale alla minore e agli stupri.

Indicando una serie di testimoni, i difensori di Salia hanno sostenuto che Desirée frequentava da qualche tempo l’edificio a San Lorenzo dove ha perso la vita, che aveva avuto rapporti con alcuni stranieri in cambio di droghe e che il 18 ottobre, dopo aver avuto un rapporto volontario con Salia, si sarebbe rifiutata di lasciare quell’edificio, come le aveva consigliato il 32enne.

“Non sapeva che era minorenne e poi il nostro assistito ha lasciato lo stabile nel primo pomeriggio del 18 ottobre, recandosi da un amico a Frosinone, in treno, e facendo ritorno a Roma soltanto la sera. A quel punto non è però tornato a San Lorenzo, ma si è trattenuto prima in piazza Vittoria e poi nella zona della Tiburtina, dove ha saputo della tragedia e dunque della morte di Desirée”, hanno sostenuto i legali nel ricorso.

Dopo che in sede di Riesame, pur essendo cadute alcune aggravanti, al 32enne sono state confermate le accuse ed è stato lasciato in carcere, l’avvocato Cestra ha così preannunciato il ricorso alla Corte di Cassazione e la richiesta di sottoporre l’indagato a un nuovo interrogatorio.