Pena ridotta per i due rapinatori che, ad aprile dell’anno scorso, avevano seminato il panico tra i commercianti di Latina, Cisterna e Sermoneta.
Accusati di quattro colpi, i coresi Tommaso Agnoni e Luigi Sinibaldi, entrambi di 37 anni, in appello hanno scelto la strada del concordato, una sorta di patteggiamento.
Dopo essere stati condannati dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Laura Matilde Campoli, a sei anni di reclusione, a fronte di una richiesta di 11 anni di carcere fatta dal pm Giuseppe Miliano, i due, difesi dagli avvocati Emanuele Vari e Alessandro Farau, si sono così vista ridurre dalla Corte d’Appello di Roma la pena a quattro anni.
Agnoni e Sinibaldi vennero arrestati dalla squadra mobile dopo una serie di rapine compiute sempre con lo stesso sistema.
Uno dei rapinatori entrava nell’attività commerciale presa di mira, con il volto travisato da un collant stretto sul volto e impugnando una pistola giocattolo caricata a salve, si faceva consegnare l’incasso e poi fuggiva su una Nissan Micra a bordo della quale lo aspettava un complice che faceva da palo.
Gli investigatori bloccarono i due dopo il colpo messo a segno alla farmacia Strabone di Borgo Carso, trovandoli in auto con la refurtiva, il materiale utilizzato per il travestimento e la riproduzione di una pistola Beretta priva di tappo rosso.
Agnoni e Sinibaldi finirono così in carcere e poi ai domiciliari.
Con il concordato in appello per loro la condanna è ora definitiva.