Gaeta, Formia, Itri e Minturno sottoscrivono la nuova ‘Carta dei diritti della bambina’ (#VIDEO)

Si può passare una vita per far dire al mondo cosa siamo o lasciare che la storia spieghi la cattiveria o la bontà o ancora lasciare che sia il passato a scegliere per il futuro. Oppure si può scegliere da sé e forse inventare qualcosa di meglio è proprio il nostro compito.

Un compito quello di preservare un futuro dove la misura di bambino è metro per guardare con fiducia al mondo è alla base dell’adozione della “NUOVA CARTA DEI DIRITTI DELLA BAMBINA” la cui cerimonia di sottoscrizione da parte dei Comuni di Itri, Formia, Minturno e Gaeta, ha avuto luogo sabato 24 novembre presso la sala consiliare del Comune di Gaeta.


“Si tratta di un documento unico nel suo genere” ha affermato Iolanda Petracchini presidente F.I.D.A.P.A. “da leggere come una premessa fondamentale per l’affermazione e la tutela dei diritti delle donne fin dalla nascita. La bambina deve essere aiutata, protetta fin dalla nascita e formata in modo che possa crescere nella piena consapevolezza dei suoi doveri contro ogni forma di discriminazione”.

Margherita Di Rocco, referente del progetto ‘ Nuova Carta dei Diritti della Bambina’ ha aggiunto: “E’ un documento presentato ed approvato durante il Congresso BWP Europa nel 1997 per portare a compimento le conclusioni della 4° Conferenza Mondiale dell’Onu Sulle Donne del 1995 dove venne denunciata la drammatica condizione femminile di molte donne in vari Stati. Ispirata alla Convenzione Onu del 1989 su Diritti del Fanciullo, la Carta composta di 9 articoli, se ne distingue in termini di caratteristiche e bisogni avendo cura di sottolineare le caratteristiche fisiche ed emozionali di una donna. Durante il Meeting delle Presidenti Europee ha ricevuto l’approvazione all’unanimità divenendo efficace il 20 Settembre 2016.”

“Ciò che prima era una speranza ora è un diritto”, prosegue Di Rocco, “ a cominciare dall’enunciato iniziale: ‘OGNI BAMBINA HA DIRITTO’, a differenza della vecchia stesura della Carta dove l’esordio era: ‘OGNI BAMBINA AVREBBE IL DIRITTO DI ASPETTARSI’. Il Sindaco Cosmo Mitrano ha sottolineato “quanto la nostra società sia maschilista anche nel linguaggio quotidiano ed occorre un cambio di mentalità formando le nuove generazioni e la Carta è uno proprio uno strumento di educazione per le future generazioni”.

Dello stesso avviso il Sindaco Gerardo Stefanelli che evidenzia quanto ci sia “un linguaggio che puzza di virilismo, una cultura maschilisticamente ancorata a vecchi clichè e le Istituzioni debbono avere una reazione forte per favorire un cambio di tendenza; scelta non solo politica, apartitica ma di civiltà. Occorre investire sui ragazzi per seminare il germoglio di un modo di vivere diverso educato al rispetto dei valori”.

L’importanza dell’adozione di un documento così innovativo in un panorama culturale ancor lontano dall’educazione al bello della diversità è stata testimoniata a più voci. Per il Vice Sindaco Andrea Di Biase “in una realtà civile come la nostra dove da poco è stato introdotto il reato di femminicidio come se si dovesse individuare un reato ad hoc per esprimere la violenza fatta su una donna dove la violenza invece non ha genere; credo che adottare la Carta in una visione di eliminazione di qualsiasi discriminazione di genere sia una vittoria.

Fondamentale ne è l’adozione negli ospedali dove la consegna in mano a dei neo genitori possa far capir loro quanto conti un’educazione alla non discriminazione. Discorso similare dell’adozione nelle scuole.”

Gli Assessori D’Angiò , Nuzzo, Maltempo nonché la delegata alle Pari Opportunità Casale e la Consigliera Maggiarra hanno dato man forte all’importanza dell’educazione del rispetto dell’altro cogliendo il bello della diversità su un piano non impari. Il Sindaco Paola Villa ha ribadito il valore di un messaggio affidato alle scuole perché” quando un messaggio passa nelle scuole arriva in ogni famiglia quindi è bene che si prosegui in quest’opera di sensibilizzazione”.

Si è detta poi entusiasta della staffetta consegnatale dalla precedente amministrazione Bartolomeo che nel marzo 2017 con una delibera di giunta aveva ratificato l’adozione della Carta Dei Diritti coinvolgendo anche l’ASL di Formia per favorirne la distribuzione nel Reparto di Neonatologia dell’Ospedale “Dono Svizzero”.

Sulla pregnanza della scuola quale veicolo di educazione ai buoni valori hanno concordato le Dirigenti Scolastiche degli Istituti di Itri e Gaeta ovvero Lidia
Cardi, Garofano Emanuela, Maria Rosaria Macera nonché la Responsabile dell’Ufficio Scolastico Regionale Ambito Latina Pozzetti Emiliana. La necessità di quanto le nuove generazioni abbiano bisogno di una guida che li educhi al rispetto del diverso è stata avvallata dalle referenti territoriali Fidapa ovvero Fiorella
Annibali e Donatina Persichetti e la coordinatrice BWP Europa , Giuseppina Bombaci.

 

A PAGINA 2 – “IL VIDEO”