A seguito di delicate indagini condotte dagli investigatori del Commissariato di Cisterna di Latina, che si sono protratte per circa un anno e mezzo, è stata rinviata a giudizio L.P.C.. nata a Cori nel 1984, in quanto ritenuta responsabile di aver abbandonato l’anziana madre malata. Una donna di 72 anni con cui conviveva, e considerata incapace di provvedere a se stessa, in quanto affetta da gravi patologie quali demenza senile, ipertensione arteriosa, diabete mellito e sindrome depressiva.
Secondo le indagini la figlia segregò la malcapitata all’interno della casa familiare, spiegano dalla Questura, in condizioni di scarsissima igiene, abbandonandola da sola con un cellulare non funzionante e priva di qualsiasi genere alimentare.
“Tale vergognosa situazione è stata interrotta solamente grazie all’intervento della polizia, coadiuvata dai vigili del fuoco, a seguito delle strazianti richieste di aiuto della donna udite dai vicini di casa.
L’indagata vanta numerosi pregiudizi di polizia ed è nota i suoi comportamenti antisociali, priva di reddito e destinataria di misure di prevenzione e parassitariamente dipendente dalla pensione materna, che di fatto è totalmente sottratta alla madre.
Una vicenda tristissima dal punto di vita criminale, sociale ed umano, fortunatamente risolta grazie all’intervento della polizia, sempre impegnata nella tutela dei soggetti appartenenti alle cosiddette asce deboli”.