Il Partito Democratico di Formia interviene sulla questione Acqualatina, dopo la multa di circa 250 mila euro ad opera dell’Authority.
“Il gestore – scrivono i Dem locali – che, imperterrito continua a proporsi come un esempio virtuoso, minimizza, come è suo solito, la multa di circa 250 mila euro comminata il 23 Ottobre dall’ARERA e addirittura preannuncia di ricorrere al TAR avverso il provvedimento. Estrapolando solo le parti del lungo e motivato provvedimento ad esso “favorevoli” trascura le parti del provvedimento da cui emergono invece le “gravi” violazioni di cui si è reso artefice in ordine alla regolazione sulla tariffa, alla carente trasparenza delle bollette e per aver fatto pagare la depurazione anche a chi non era servito da questo servizio.”
“E così trascura – proseguono dal Partito Democratico di Formia – di considerare ad esempio che nel provvedimento dell’ARERA, si legge che dal Piano d’Ambito, approvato dalla Conferenza dei Sindaci della Provincia di Latina con delibera n. 3 del 11 novembre 2011 e successivamente rettificato con delibera n. 4 del 28 giugno 2012, risultano valori non direttamente riconducibili alla voce ‘saldo conguagli e penalizzazioni’ e che manca l’evidenza della quantificazione degli scostamenti a consuntivo. Tali conclusioni sanciscono definitivamente l’inesigibilità delle partite pregresse per il 2006-2011, applicate a tutti gli utenti e quindi la bontà delle ragioni poste a fondamento della Class Action.”
“In questa triste vicenda ciò che va stigmatizzato oltre al comportamento del gestore è la complicità della STO nella persona della ing. Vagnozzi con la quale si è tentato di appioppare agli utenti circa 8 milioni di euro a titolo di conguagli senza essere a ciò autorizzati previamente dall’ATO4. E su questa tema nessun cenno dall’OTUC (Organizzazione Tutela Utenti Consumatori) che invece di tutelare i consumatori interviene solo a sproposito come nella vicenda di Ventotene in cui attacca il Sindaco Santomauro per aver impedito l’installazione del dissalatore. A Ventotene il dissalatore sta creando seri problemi tant’è che tuttora perdura la non potabilità dell’acqua. Tale sanzione fa pendant con l’accertamento da parte dell’ARPALAZIO sempre del mese di ottobre di altre violazioni commesse dal gestore a Ventotene, con il superamento del parametro “Boro” e la non osservanza delle prescrizioni per lo scarico delle acque reflue industriali con una ulteriore multa da comminarsi da parte della Regione Lazio che può arrivare ad altri 45.000,00 euro.”
“Insomma, un ottobre nero per Acqualatina e temiamo anche per i suoi utenti – ironizzano in modo sarcastico gli esponenti Pd, che poi concludono – oltre all’evidenza di una gestione troppo disinvolta ci chiediamo chi pagherà le sanzioni oppure la difesa nei giudizi per opporsi ad esse? Naturalmente scaricheranno sugli utenti. Per richiedere il rimborso delle partite pregresse è istituito presso la sede del Partito Democratico di Formia, in Via San Lorenzo, 10 uno sportello di informazione ed assistenza dalle ore 17 alle 20 dei giorni dispari.”