Danni su danni, paura e morte, con l’ultima ondata di maltempo. Ma anche più di qualche pescatore a gongolare, a certe latitudini: un largo tratto del mare pontino si è ritrovato invaso da spigole e orate. Letteralmente.
Migliaia e migliaia di esemplari, “evasi” dalle gabbie di alcuni allevamenti presenti nello specchio d’acqua che dal golfo di Gaeta a Formia. Un altro effetto del maltempo, con gravi perdite economiche per le attività interessate.
Se l’itticultura piange, come anticipato ride qualcun altro: una moltitudine di pescatori non si sta facendo fuggire l’occasione. Troppo ghiotta. Armate le canne, imbracciati i retini, è da giorni pesca grossa. Secchi e borse frigo alla mano, l’andirivieni è continuo. Per una pesca “miracolosa” che a quanto pare nel frattempo sta facendo crollare i pezzi sui banchi dei mercati locali, in particolare per quel che riguarda le orate.