Formia, stalking ed estorsione all’ex fidanzata minorenne: denunciato

A Formia un ragazzino è stato denunciato per stalking ed estorsione nei confronti dell’ex fidanzata, ancora minorenne. Nei guai un 19enne, contestualmente colpito a inizio settimana da un’ordinanza applicativa di misura cautelare personale, con divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa.

Ad emettere il provvedimento, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cassino, su richiesta della locale Procura della Repubblica, mossasi dietro input del Commissariato formiano. Il 19enne, C.L., come spiegato dalla Questura di Latina “dovrà rispondere per aver ripetutamente molestato e pesantemente minacciato” l’ex ragazza di minore età, oggi 17enne, “in modo tale da cagionarne un perdurante stato di ansia, nonché fondato timore per l’incolumità propria e dei prossimi congiunti, costringendola ad alterare le proprie abitudini di vita”.


Le indagini condotte dagli agenti del vicequestore Massimo Mazio, alla base del provvedimento notificato nei giorni scorsi, “hanno permesso di acquisire tutti gli elementi investigativi necessari, certi e determinanti la responsabilità del ragazzo”, sottolineano dalla Questura.

“Una storia di maltrattamenti sia fisici che psicologici ai danni della minore, la quale è risultata ridotta in uno stato di sottomissione nei confronti del fidanzato. Solo grazie allo spirito di osservazione dei genitori ed alla professionalità espressa dagli uomini del Commissariato è emersa la triste verità. La ragazza, scossa da quanto subìto, intimorita per la propria incolumità riusciva, dopo essersi confidata dapprima con i propri genitori, a fornire alla polizia di Formia una dettagliata descrizione degli episodi cui era stata vittima, consistenti in continue pressioni intimidatorie e molestie dell’ex compagno, il quale, vistosi rifiutato, aveva iniziato a renderle la vita un inferno”.

Agli atti, tra l’altro, numerosi sono stati i messaggi inoltrati sia verbalmente che tramite WhatsApp sul telefono della giovane vittima, una studentessa del posto, con espressioni minatorie. Ma non solo: “La giovane ha raccontato che dal 2017 era stata costretta a subire da parte del ragazzo, che aveva cambiato radicalmente atteggiamento nei suoi confronti, maltrattamenti ed aggressioni fisiche consistenti in schiaffi e pugni alle braccia e alle gambe, continue vessazioni e molestie”. E dalle indagini è emerso anche un secondo reato: “Vere e proprie richieste estorsive a cui per paura era stata costretta ad acconsentire consegnandogli denaro sottratto ai propri genitori”. Poche centinaia di euro, che hanno però portato gli inquirenti a ipotizzare anche il secondo reato contestato al 19enne.

L’attività di indagine, dopo l’acquisizione della notizia criminis, è proseguita nei giorni successivi, giungendo a raccogliere quelli che sono ritenuti “gravi indizi di colpevolezza” a carico del giovane indagato. Che, come anticipato, oltre a dover rispondere dei reati di stalking ed estorsione, sarà tenuto ad ottemperare alla prescrizioni riportate nell’ordinanza appena applicatagli. Pena, l’aggravio della misura cautelare con custodia in carcere.