Tecnologia: la Cina sempre più al centro del mercato

La tecnologia sta facendo passi da gigante. I grandi marchi, infatti, di anno in anno, ci propongono prodotti sempre più tecnologici ed in grado di rispondere a tutte le nostre esigenze.

Uno dei mercati più floridi dal punto di vista tecnologico è, senza dubbio, quello cinese. Oggi, infatti, ci sono sul mercato, compreso quello italiano, tantissimi prodotti tecnologici made in china. Ovviamente quando si tratta soprattutto di marchi poco conosciuti è bene informarsi su siti specializzati leggendo le recensioni dispositivi cinesi.


La Cina, infatti, sta sfidando la supremazia americana sui prodotti tecnologici. Secondo i dati dell’organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale, la Cina genera già il 20% dei brevetti internazionali. Di questo passo il sorpasso sugli Usa, a cui oggi si devono il 23% dei brevetti a livello globale, potrà avvenire nel giro di tre anni. L’azienda cinese leader nel deposito di brevetti è la Huawei, terza produttrice al mondo di smartphone.

Basti pensare che fino all’inizio del 2018 l’azienda cinese Xiaomi è stata la marca di smartphone più venduta tra quelle non vendute in Europa. Un successo che ha spinto l’azienda al debutto in borsa. Ma perché conviene acquistare uno smartphone cinese? Perché consentono di entrare in possesso di uno strumento iper tecnologico ad un prezzo piuttosto competitivo. Spesso gli smartphone cinesi vengono messi a confronto con i vecchi top di gamma ma offrono in realtà un design decisamente interessante anche se…non del tutto originale.

Spesso gli smartphone cinesi supportano il dual SIM, una feature particolarmente comoda per chi viaggia o chi sfrutta due numeri diversi e difficile da trovare nella maggior parte dei top di gamma del momento.

Per quanto riguarda il design, gli smartphone cinesi offrono delle linee o delle caratteristiche fuori dal comune, come ad esempio l’Oppo N3, con la sua fotocamera rotante mai vista prima su nessun’altro smartphone presentato sul pianeta Terra.

Bisogna, però, fare i conti con qualche compromesso in quanto ci si può trovare di fronte ad un dispositivo con schermo in FullHD ma supportato da 1 solo GB di RAM, o un dispositivo con 3GB di RAM, lettore d’impronte digitali, display di 5 pollici a costo di una batteria non particolarmente prestante.

Ma non solo smartphone sono finiti nel mirino della Cina. Pechino, infatti, ha dato vita a un fondo da 22 miliardi di dollari per sviluppare l’industria nazionale dei chip e da allora oltre mille ingegneri altamente qualificati si sono trasferiti da aziende dei semiconduttori di Taiwan.

Quel che è certo è che la Cina continuerà a sviluppare smartphone sempre più competitivi ed iper tecnologici, offrendo agli utenti la possibilità di entrare in possesso di dispositivi tecnologicamente avanzati a buon prezzo. Ed è questo, molto probabilmente, il vero motore di questo mercato in continua evoluzione che sembra non conoscere la parola crisi.