Maltempo, inizia la conta dei danni per i balneari

Iniziano i mesi più difficili per i balneari. E’ bastata una mareggiata per creare una situazione di forte criticità riscontrata soprattutto nel tratto dove ogni anno si riscontrano più danni e cioè quello compreso tra l’Hotel Le Dune e gli scogli. Non che sul resto del litorale la situazione sia più semplice, considerando che si sono verificati numerosi cedimenti lato duna anche verso Torre Paola soprattutto in prossimità di alcune passerelle, punti in cui l’acqua piovana va ad incanalarsi per poi solcare inesorabilmente la sabbia. Ogni anno tuttavia la situazione peggiora perché le azioni da mettere in campo con l’arrivo del maltempo dovrebbero almeno essere programmate mesi prima, quando l’emergenza non c’è. Ed invece si arriva puntualmente al momento in cui i chioschi vengono spazzati via dal mare con la speranza che in primavera possano arrivare soluzioni. Lo avevamo scritto solo qualche giorno fa, il rischio è che a determinate situazioni ci si faccia l’abitudine.

Nel frattempo molti dei proprietari delle attività sul mare si trovano a dovere investire buona parte degli incassi estivi per rattoppare le strutture che gestiscono ed improvvisare barriere che possano almeno un po’ contrastare le onde e il fenomeno erosivo che avanza. Nel corso della giornata anche il sindaco Gervasi, accompagnata dal vicesindaco Sartori, dai consiglieri Iorio e Veglianti nonché dalla polizia locale e dalla protezione civile ha effettuato alcuni sopralluoghi. E’ chiaro che per il lungomare di Sabaudia servono risposte anche da altri Enti partendo dalla Regione, ma quanto un’azione per tutelare spiaggia e sistema dunale è stata sollecitata?


Tra le situazioni più preoccupanti c’è quella dell’ex Beach Break. Non una responsabilità dei privati considerando che già lo scorso anno era stata manifestata la rinuncia rispetto la concessione che sarebbe scaduta in piena estate 2018. Di fatto la spiaggia non è stata più assegnata e per tutta l’estate il chiosco abbandonato, tra l’altro pericolante, è stato utilizzato come una sorta di “rifugio”. I cartelli che indicavano la pericolosità della struttura come spesso accade in questi casi non sono bastati ed ora il chiosco sta subendo ulteriori danni per via delle onde. Tuttavia non è stato demolito, nemmeno in estate nonostante fosse stata già dichiarata la pericolosità della struttura. Il chiosco andrebbe comunque demolito o al contrario sistemato, difficile pensare che possa esserci una via di mezzo. Alla demolizione, andando avanti così, ci penserà il mare.