Un 30enne di Latina arrestato dopo aver violentemente aggredito l’ormai ex compagna in strada. I fatti sabato sera, portando intorno alle 21.30 due volanti ad intervenire in via Terenzio, dove era stata segnalata una lite tra coniugi in fase di separazione.
Giunti sul posto, gli agenti hanno identificato l’uomo poi finito in manette, il quale ha riferito che l’aggredita si era nel frattempo allontanata. “Dopo qualche minuto giungeva sul posto la donna che in evidente stato di agitazione, visibilmente provata ed impaurita”, hanno spiegato dalla Questura. “Riferiva di essere stata picchiata dal marito e di aver bisogno di cure mediche per le evidenti lesioni riportate; in particolare la donna era dolorante all’occhio destro, verosimilmente per i colpi ricevuti. La stessa riferiva di subire le condotte aggressive e possessive, ma di non aver mai denunciato l’ex marito, per paura di ritorsioni, temendo per la propria incolumità e per quella della propria figlia. Riferiva inoltre che nella serata iniziava a litigare con l’ex marito per motivi legati alla gestione della loro figlia minore. La lite degenerava in quanto lui cominciava dapprima ad inveire contro la donna fino a minacciarla di morte e poi a picchiarla con schiaffi al volto. La donna riusciva ad allontanarsi dall’ex marito a bordo della sua autovettura, ma si accorgeva che l’uomo l’aveva seguita. Quest’ultimo raggiunta la stessa le apriva la portiera e la colpiva nuovamente con schiaffi al volto”.
La malcapitata, soccorsa dai sanitari del 118, è stata infine trasportata presso l’ospedale “Goretti”, dove veniva giudicata guaribile con prognosi di 10 giorni. In sede di denuncia ha riferito che le minacce, le percosse e gli atti persecutori si protraevano già da tempo, limitando la sua vita sociale. E che a causa dei comportamenti possessivi dell’uomo viveva in uno stato di soggezione e inferiorità psichica, manifestando timore e paura per la propria incolumità e per quella dei propri figli.
La persona fermata, M.M., accompagnata presso gli uffici della Questura, dopo aver contattato il pm di turno, Valerio De Luca, è stata tratta in arresto per il reato di atti persecutori, minacce e lesioni aggravati in flagranza ed associata presso la locale casa circondariale, a disposizione dell’autorità giudiziaria.