L’opposizione chiede il commissariamento del Comune

L'ingresso del Comune di Ponza

Chiesto dall’ex sindaco Piero Vigorelli e dagli altri consiglieri comunali d’opposizione il commissariamento del Comune di Ponza, ritenendo l’ente “in pieno dissesto finanziario e istituzionale”.

In una nota inviata anche al prefetto di Latina, Maria Rosa Trio, e al ministro dell’interno, Matteo Salvini, i consiglieri Vigorelli, Francesco Ambrosino, Giuseppe Feola e Maria Claudia Sandolo sostengono che gli uffici comunali sono deserti, l’albo pretorio “muto”, le istanze dei cittadini disattese, che non vengono riscossi i tributi tributi, l’organo di revisore dei conti è decaduto da tempo e non sostituito, e che vi sono “situazioni di aperta illegalità nella gestione della cosa pubblica”.


“Tre dirigenti comunali – dichiara l’opposizione – sono scappati a gambe levate. Addirittura un nuovo comandante della polizia locale ha fatto le valigie dopo appena un mese dalla nomina. Al Comune di Ponza tutti i poteri sono ormai concentrati nella figura del segretario comunale, Raffaele Allocca”.

Ancora: “Questa situazione contrasta palesemente con le leggi, ed è stata oggetto di una nostra denuncia all’Autorità Anticorruzione, che vieta al responsabile comunale dell’anticorruzione di assumere incarichi in settori “delicati” quali il servizio finanziario e il Suap”.

Per Vigorelli e gli altri vi è una “paralisi amministrativa in ogni settore della vita quotidiana”, “le pratiche si accumulano e non sono evase”, e “fioccano i decreti ingiuntivi, che generano altri danni alle casse comunali ormai esangui”.

Sollevato quindi il problema dei tributi, specificando che non vi è attività di riscossione, per cui l’opposizione chiede alla Prefettura e al Ministero dell’interno di “intervenire con urgenza nominando un commissario”.

Infine, dopo aver battuto anche sul problema della pubblicazione degli atti all’albo pretorio e su quello dei revisori dei conti, l’ex sindaco e gli altri consiglieri di minoranza accusano: “Domina il menefreghismo amministrativo. Impera il “faidate” che spesso è border line con l’illegalità. Dilaga il degrado urbano, dalla raccolta dei rifiuti alle deiezioni canine, dai parcheggi selvaggi al lavoro nero. I progetti di opere pubbliche sono affossati, dai porti al dissalatore (programmato e finanziato dalla Regione Lazio). L’edilizia è bloccata. La pesca è in grave difficoltà. L’affluenza turistica è in netto calo. E sono sempre di più i ponzesi che lasciano l’isola nei mesi invernali”.