Maxi frode, processo a Mokbel e gli altri: condanna definitiva per Berriola

La Corte di Cassazione

Condanna definitiva nel processo Telecom Sparkle-Fastweb per Luca Berriola, 48 anni, originario di Formia ed ex comandante della Guardia di finanza di Terracina. Con lo sconto ma definitiva.

L’ufficiale è rimasto coinvolto nell’inchiesta su quella che l’Antimafia di Roma ha ritenuto aver portato alla luce la più grande truffa ai danni del Fisco mai realizzata, realizzata da un’associazione per delinquere, operante sia in Italia che all’estero, che ha compiuto una colossale frode carosello, un raggiro da due miliardi di euro, e ripulito poi il denaro sottratto al Fisco.


Un’organizzazione criminale con al vertice l’imprenditore di estrema destra Gennaro Mokbel.

Secondo i giudici, Berriola ha agevolato e coperto l’associazione per delinquere, dando al gruppo consigli e informazioni riservate.

L’ufficiale, che in alcune conversazioni intercettate Mokbel chiamava “Zig”, è stato così condannato in primo grado a sette anni di reclusione. Una condanna ridotta dalla Corte d’Appello di Roma a cinque anni, essendo caduta in prescrizione l’imputazione per corruzione.

Facendo ricorso in Cassazione, la difesa dell’ufficiale ha sostenuto che quest’ultimo aveva avuto un ruolo marginale nella vicenda, al massimo quello di un consulente occasionale.

Tesi che non hanno convinto i giudici, che hanno però ridotto la condanna per Berriola a quattro anni di reclusione, ritenendo che in appello fosse stato fatto un errore di calcolo, riducendo anche a cinque anni l’interruzione dai pubblici uffici e revocando l’interdizione legale.

Uno sconto fatto dichiarando il ricorso inammissibile.