Giunta al termine la serie di incontri promossa dal presidente del consiglio comunale, Pasquale Di Gabriele, che nella sala “Ernesto Ribaud” del Comune di Formia ha visto avvicendarsi le varie realtà associative dislocate sul territorio.
Il ciclo conclusivo ha visto come protagonisti sabato 6 ottobre, le associazioni operanti nei settori della Cultura e del Turismo ed una Commissione ad hoc composta da Marco Bianchini, consigliere comunale e presidente della Commissione Attività Produttive e Turismo, l’assessore al Turismo, Ida Meglio, il vice sindaco ed assessore alla Cultura Carmina Trillino, la dottoressa Dina Terreri, Rossana Berna, consigliere comunale e membro della Commissione Cultura.
Le circa 50 associazioni presenzianti incarnavano gli interessi di cui la città di Formia e le realtà limitrofe si fanno depositarie, come il teatro, l’arte, la filatelia, la musica jazz, classica, il rap, l’artigianato turistico, l’editoria, la tutela del territorio, del mare nonché il cicloturismo, l’archeologia, la ricettività e lo sviluppo culturale dei borghi di Maranola, Trivio e Mola. Volontà comune è stata quella di “far rete” tra le associazioni medesime con il suggerimento di una Consulta delle associazioni in modo da creare un punto di raccordo per l’attività di informazione e promozione spesso carenti. In merito l’assessore al Turismo, Ida Meglio ha sottolineato l’ipotesi di usare “come vetrina” il sito web ‘Laziocreativo’.

Nel susseguirsi dei vari interventi una doglianza corale è stata quella di trovare un modo per uscire dalla logica del bando, che comporterebbe la dannosa conseguenza di accentuare la competitività tra le associazioni medesime. Sul punto è intervenuta Carmina Trillino, assessore alla Cultura nonché vice sindaco, che ha letto un passo tratto dal libro di Bruno Cucinelli ‘Il Sogno di Solomeo’: “Il sogno di Solomeo è quello di un contadino che seguendo valori umanistici scoperti nella vita rurale e nella filosofia diventa un grande industriale. Un sogno in grado di dimostrare che si può restituire vita e civiltà alle periferie. Cucinelli è l’autore che ripercorre il suo cammino personale ed umano appreso dai greci, scoprendo che ogni giorno l’ha accompagnato nella ricerca della saggezza e della pratica virtuosa. Dai maestri del passato si ritrova nelle pagine del libro la ricerca del silenzio, del raccoglimento, di quella luminosa solitudine popolata dai ricordi e dai propri pensieri che è l’unica condizione per non essere soli. I valori eterni di bellezza e di umanità sono ideali e guida di cui ne fa dimostrazione. Io penso ad una cornice; la bellezza già c’è dentro ed è una bellezza diffusa. Questa cornice va riempita, vanno ricercate luci diverse, vanno ricercati temi diversi che possono raccontare la storia che è dentro quella cornice che è la bellezza della nostra città. Se io penso a Formia la vedo come una cornice che già è piena di bellezza ma illuminata male. I contenuti che vanno messi all’interno di questa cornice sono i nostri, sono le associazioni che devono superare un’idea di competizione e sposare quella della collaborazione riprendendo il tema della competizione sì ma verso l’esterno, il di fuori : dobbiamo essere competitivi ma ancor prima dobbiamo essere collaborativi ricordando che una competizione all’esterno fa conoscere la città. Un richiamo poi va ai nostri costumi che non vanno dimenticati, le nostre tradizioni vanno recuperate nel loro senso perché la cultura è semplicemente aver cura e coltivare. La coltivazione deve essere quella della nostra terra, delle nostre idee, del nostro patrimonio culturale. Sono i luoghi che si devono gemellare non le città. Il Cisternone si deve gemellare con un altro luogo e quei luoghi devono parlare. I nostri luoghi sono divisi in una città Formia visibile ed una invisibile e quando parlo di quest’ultima mi riferisco non solo al Cisternone o ai Criptoportici ma anche a tutti quei monumenti che sono sotto le varie strade seppur visibili e basterebbe poco per portarli alla luce. La risposta dovrebbe essere corale, non singola. La vera risposta dovrebbe essere in noi, superando i personalismi”.
L’amministrazione comunale ha lanciato un’ardua sfida: quella dell’incontro di interessi, talvolta comuni ma il più delle volte discordanti, promananti dalle variegate realtà che la città di Formia accoglie.
A PAGINA 2 – IL VICESINDACO TRACCIA LA STRADA PER LE ASSOCIAZIONI: COLLABORAZIONE