Sindacati ed imprenditori contro il superconsorzio regionale

Il Consorzio industriale Sud Pontino

Sindacati ed imprenditori esprimono, infatti, una singolare comunione d’intenti avverso la delibera regionale e pur partendo, ovviamente, da posizioni ed ottiche diverse, giungono alla medesima conclusione, contestando apertamente il previsto superconsorzio che, di certo, prima di entrare concretamente in funzione, dovrà superare parecchie barriere amministrative e giudiziarie.

A manifestare tutto il loro dissenso, da una parte, è il segretario generale della Feneal-Uil di Latina, Salvatore Pastore e, dall’altra, il presidente provinciale di Assoper (Associazione Operatori Economici) del Basso Lazio, Roberto Tartaglione.


Salvatore Pastore, Segretario generale Feneal Uil Latina

“La funzione prioritaria dei consorzi, esordisce Salvatore Pastore, è quella di coordinare e promuovere le aziende e le attività del territorio rappresentato, con l’obiettivo di un concreto sviluppo del mondo del lavoro, della produzione e dei livelli occupazionali. Come sindacato, pertanto, non comprendiamo assolutamente la volontà di creare un superconsorzio unico regionale che significherebbe, innanzitutto, la perdita di ogni specificità territoriale, accrescendo, di conseguenza, la distanza tra Roma e le diverse realtà periferiche, accanto ai laccioli burocratici ed al disvalore delle eccellenze del territorio”.

In particolare, prosegue il segretario della Uil, per quanto riguarda, ad esempio, l’economia del mare, che pure è stata tanto sbandierata dalla Giunta Zingaretti, noi abbiamo trovato grande vicinanza e condivisione progettuale con il Consorzio per lo Sviluppo Industriale del Sud Pontino, rappresentato dal Presidente Salvatore Forte e con l’Amministrazione comunale di Gaeta, proprio perché la cantieristica, con i suoi tremila posti di lavoro, tra addetti diretti e dell’indotto, rappresenta un eccezionale volano di sviluppo del territorio pontino, da sempre vocato alla nautica ed al mare. La blue economy, afferma quindi Pastore, accanto alle altre eccellenze, quali l’agroalimentare, la portualità ed il turismo culturale, è ormai una realtà di questo territorio e l’unico organismo deputato alla gestione ed alla promozione del settore è il Consorzio Industriale, come dimostra il protocollo stipulato tra il Presidente Forte e l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-settentrionale, con il Presidente di Majo, o la vicenda stessa dei cantieri navali Italcraft. “Pertanto, conclude Pastore, per noi del sindacato resta vitale la presenza attiva, sul territorio, del Cosind, accanto alla salvaguardia di concetti basilari, quali trasparenza e meritocrazia, che vanno al di là di ogni vicinanza politica”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il Presidente di Assoper, Roberto Tartaglione, il quale rimarca il proprio impegno nel voler raggiungere i vertici dell’associazione, proprio perché “è stata uno dei soggetti fondatori del vecchio nucleo industriale Formia-Gaeta, poi divenuto consorzio. Un ente che è nato ed opera sul territorio e per il territorio, per cui, è assurdo voler creare un superconsorzio regionale, con competenze e decisioni trasferite a Roma capitale, da sempre, storicamente, geograficamente e politicamente distante dal sud della provincia di Latina”.

Roberto Tartaglione, Presidente Assoper

Ad oggi, prosegue Tartaglione, noi abbiamo un Consorzio Industriale assolutamente “virtuoso”, che, negli anni, non solo non ha mai chiesto e ricevuto finanziamenti dalle istituzioni, ma ha saputo crearsi un proprio patrimonio, divenendo insostituibile punto di riferimento per tante aziende del territorio e per tanti imprenditori che, con i vertici del Cosind, sono riusciti a stabilire rapporti diretti e personali, fondati sulla conoscenza, sulla fiducia sulla condivisione di vedute e sulla collaborazione operativa. “Questo, perché solo un amministratore locale conosce davvero le esigenze, le specificità e le potenzialità del proprio territorio, accanto alle risorse umane dell’imprenditorialità; tutti elementi essenziali per la nascita o la gestione di un’azienda e che risultano invece improbabili, se non impossibili, con realtà politico-consortili romane”.

Non a caso, tra le tante iniziative attuate od avviate dal Consorzio per lo Sviluppo Industriale del Sudpontino, mi piace sottolineare la serie di “incubatori” alla cui
realizzazione si sta procedendo con convinzione, proprio perché l’incubatore rappresenta un elemento fondamentale per la creazione di nuove start-up, di nuove
aziende, soprattutto giovanili e quindi, di nuovi posti di lavoro.

Questo significa lavorare per lo sviluppo del territorio, evitando che i nostri giovani siano costretti ad emigrare al nord, o all’estero e questo è quanto sta cercando da fare il Cosind con il Presidente Salvatore Forte. Per cui, conclude Roberto Tartaglione, ci opporremo in ogni modo ed in tutte le sedi deputate, alla creazione di questo superconsorzio regionale, voluto da Zingaretti e che rappresenterebbe soltanto l’ennesimo depauperamento del nostro territorio”.