Martedì 2 ottobre le porte dell’aula consiliare del Comune di Gaeta si sono aperte al cambiamento. Nella conferenza stampa indetta per la presentazione dei lavori di riqualificazione e riconversione dell’area occupata dagli stabilimenti ex- Pia, l’aria trasudava di impegno, concretezza, partecipazione unanime di chi in quel progetto, tra tanto scetticismo, ci ha creduto fino in fondo.
Non trattiene il suo entusiasmo il sindaco Mitrano: “Il risultato raggiunto è il frutto di un lavoro di squadra. Mi preme ringraziare i sindacati ed i lavoratori dell’ ex Pia a cui chiedemmo fiducia per superare la delicata fase della loro vertenza occupazionale; il Consorzio Industriale che senza l’ok del presidente Salvatore Forte non si sarebbe potuto portare avanti; Roberto D’Ottavio della Panapesca, gli imprenditori Angelo Spinosa, Franco e Marco Forte della Spinfor S.r.l. che hanno creduto ed investito risorse nel progetto, Marco Pietrosanto e tutto lo studio EmmePiquadroEsse Architetti Associati, che ha progettato l’intervento di riqualificazione. Una rete inter istituzionale tra pubblico e privato dove non sono mai mancati momenti di tensioni e criticità ma abbiamo saputo tutti insieme affrontarle, risolverle e superarle per il bene comune. Non era semplice coniugare l’interesse del Comune, dei lavoratori, della proprietà, del Consorzio e degli imprenditori, ma alla fine ci siamo riusciti. L’inizio della demolizione degli ex capannoni rappresenta la rinascita di un territorio che può contare su un’imprenditoria locale sana. Voglio infine ringraziare i mei dirigenti: chi ha iniziato il percorso, Pasquale Fusco e chi ha portato a conclusione questo primo iter, l’architetto Stefania Della Notte, gli uffici e tutti coloro che hanno seguito l’iter amministrativo”.
Facendo una cronologia degli eventi con la presa d’atto della variante al Piano Regolatore Territoriale, il 18 0ttobre 2016 il Comune di Gaeta approvò il cambio di destinazione d’uso dell’area ex Panapesca in località Arzano, all’ingresso lato Napoli di Gaeta: da zona industriale diventava zona di servizi commerciali, produttivi, artigianali. Non sono stati lasciati senza voce gli ex dipendenti dello stabilimento ittico situato nel quartiere la “Piaja” che sono in cassa integrazione dal 2013 dato che nel tavolo di confronto voluto dal Sindaco Mitrano tra Consorzio Industriale, Camera di Commercio e sindacati: Eugenio Siracusa per Flai Cgil e Luca Lombardo per Uila Uil; hanno ottenuto un diritto di prelazione nell’assunzione presso la futura struttura tenendo conto dei monoreddito, dei carichi familiari e dell’anzianità di servizio. Una comunanza di intenti quindi che è trasfusa nell’impegno a più voci da parte di tutti i protagonisti.
“Altro obiettivo raggiunto – come aggiunge Mitrano – è la riqualificazione urbana del quartiere la Piaja andando ad abbattere un vero e proprio cimitero industriale riconvertendo l’area con locali commerciali secondo una progettualità ecosostenibile, creando una pista ciclabile, parcheggi ed un nuovo ed accogliente centro anziani. Tutto ciò non solo rappresenterà un notevole contributo all’accrescimento dell’estetica urbana all’ingresso della città, ma migliorerà in modo esponenziale la vivibilità del quartiere”.
L’iter realizzativo consterà di due fasi operative ovvero lo smantellamento dell’ex stabilimento Pia con relativi manufatti annessi e la costruzione di due sistemi edilizi. Arduo e complessa è stata la realizzazione dell’intero iter progettuale, secondo testimonianza dello stesso Architetto Pietrosanto, “soprattutto per la volontà di trovare una soluzione a tutte le esigenze espresse in fase di lavorazione. Alla luce delle due strutture esistenti, saranno sostituite con altre due di volume ridotto, per un totale di circa 41.000 metri cubi, divisi a loro volta in un edificio più piccolo ed uno più grande. Sarà quest’ultimo ad ospitare il negozio Conad, su due piani con aree dedicate al commerciale, direzionale e alla somministrazione. I due edifici saranno in tinte chiare, preferibilmente bianchi, che creeranno un motivo di spazi aperti e chiusi con delle terrazze sul mare e l’uso di vetro e materiali traslucidi; al centro saranno attraversati da un percorso ciclo-pedonale, che condurrà dritto al mare come una sorta di corridoio in direzione del water-front di quel lato della città al momento piuttosto inaccessibile ai cittadini. Sarà realizzata poi una copertura a volta, richiamo in armonia ad una forma architettonica già presente sul territorio”. Ogni membro presente lì in aula o nei riferimenti dei loro compagni si faceva depositario di un messaggio: Per realizzare grandi cose non bisogna solo sognare, ma agire, non solo progettare, ma semplicemente credere”.
IL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE
A PAGINA 2 – VIDEO: INIZIA L’ABBATTIMENTO
A PAGINA 3 – IL VIDEO: LUCA LOMBARDO
A PAGINA 4 – VIDEO: I TECNICI