Condannati due medici accusati di omicidio colposo per la morte del 75enne formiano Vincenzo Costa. Sei mesi di reclusione per Stefano Chiappalone, di Formia, e Barbara Nola, di Nocera Inferiore.
Assolte invece le infermiere formiane Patrizia Minutillo e Giulia Di Nucci. Il pm Carlo Lasperanza aveva chiesto l’assoluzione per tutti gli imputati, difesi tra gli altri dagli avvocati Tudino, Silvestro Conte e Gianni Lauretti, ma il giudice del Tribunale di Latina, Giorgia Castriota ha ritenuto i due medici responsabili appunto di omicidio colposo, disponendo anche un risarcimento per i familiari della vittima, costituitisi parte civile.
Costa venne sottoposto, presso la clinica “Casa del Sole” di Formia a un intervento di colecistectomia laparoscopica, nella notte tra il 21 e il 22 ottobre 2011. Nel corso dell’operazione, però, si verificarono delle complicanze. Insorsero una colica biliare e una calcolosi della colecisti, ma i medici Chiappalone e Nola, primario e aiuto chirurgo, senza cambiare tecnica, andarono avanti, secondo l’accusa provocando una lesione del vaso epatico.
La situazione sarebbe precipitata e a peggiorare le cose vi sarebbe stato, dopo l’intervento, l’omesso controllo dei parametri vitali del paziente.