Spiagge sicure, ma non sempre tolleranti: ecco un bilancio dell’estate

Le spiagge adesso sono sicure, che poi verrebbe da domandarsi sicure da cosa o da chi. Ma nella stagione estiva 2018 il litorale del sud pontino, come la maggior parte di quelli italiani, ricorderà quest’estate per i temporali pomeridiani e per i controlli e sequestri sulla battigia. Due dati inconfutabili di una stagione, però, che ha vissuto anche di altro, ovvero di un clima generale che attraversa tutta la penisola e che con episodi sparsi ha trovato a suo modo conferma anche sulla Riviera d’Ulisse.

Qualche nervo scoperto ha fatto in modo che episodi, definibili a seconda delle sensibilità, di omofobia e razzismo o libertinaggio e buonismo, si registrassero anche dalle nostri parti. Fatti che, pur testimoniati da presenti occasionali, non trovano riscontro in denunce presso le forze dell’ordine o a mezzo di social network. A testimonianza forse di come, comunque la si veda, determinate circostanze vengano sempre più considerate la normalità.


Gli episodi sembrerebbero due su tutti. Il primo accaduto sul litorale di Fondi, nei pressi di uno degli accessi al mare più fruiti, quello di Sant’Anastasia. Sarebbe stato registrato nei giorni prima del ferragosto, nei minuti antecedenti l’ora di pranzo, quando, sul ponte dell’omonimo canale, una persona presente intimava ad alcuni individui di colore, con tutta probabilità extracomunitari, di allontanarsi. Una palese imposizione esplicitata con il richiamo alla linea politica del ministro dell’Interno Matteo Salvini, citato nell’esternazione. Nessuna causa apparente aveva scatenato l’invito poco cortese di allontanarsi rivolto agli stranieri, che seppur mestamente – secondo le testimonianze dei presenti – lasciavano il posto senza far scaturire polemiche.

Il secondo fatto, invece, si sarebbe verificato sulla spiaggia principe di Sperlonga, quella della grotta di Tiberio, negli ultimi giorni di agosto. Intorno all’ora di pranzo, secondo quanto notato da diversi bagnanti presenti, due ragazzi (maschi), probabilmente fidanzati, erano a riva a scherzare e a scambiarsi qualche bacio, fin quando i dipendenti di uno stabilimento, indotti da alcune mamme, hanno chiesto loro di evitare le effusioni in pubblico. La motivazione, sembra sia stata data nella misura della vicinanza con molti bambini. Anche in questo caso, i diretti interessati si sarebbero allontanati senza chiedere troppe spiegazioni.

Il bel litorale del sud pontino che d’estate pullula di turisti, lo stesso che nel corso di questi mesi ha dovuto fare i conti con il presunto caso di omofobia a Formia e la denuncia pubblica con annesso invito a non andare in vacanza con i propri amici a quattro zampe, a chiusura di una stagione estiva meno esplosiva di quelle passate fa i conti e i bilanci con i fatti, anche quelli che non fanno di certo pubblicità alla Riviera d’Ulisse.