Giudice di Pace a rischio chiusura, la proposta Pd: “Si porti da Gaeta a Formia”

“L’ufficio del Giudice di Pace, se non si attueranno gli interventi richiesti da mesi dal Tribunale di Cassino, è destinato alla chiusura. Non una chiusura eventuale. Non una chiusura temporanea ma definitiva, irrimediabile, irreparabile”. A parlare Patrizia Menanno. delegata del Partito Democratico di Formia a tematiche quali giustizia e legalità.

Patrizia Menanno

“Il nostro territorio resterà per sempre privo di un polo giudiziario che dal gestire cause cosiddette bagattellari gestirà cause relative a beni mobili di valore non superiore a 30mila euro, pagamento a qualsiasi titolo di somme di denaro di importo sino a 50mila euro, risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli o natanti di valore non superiore a 50mila euro, condominio, pignoramenti mobiliari. Insomma tornerà ad essere il tribunale che è stato soppresso.


La riforma che entrerà in vigore nel 2021 prevede, quindi, uno smisurato aumento delle competenze civili. E allora la politica deve fare qualsiasi sforzo di bilancio per mantenerlo, così come sono stati fatti finora. Non basta dire che nessun impiegato vuole trasferirsi volontariamente. Le amministrazioni comunali hanno il dovere di destinare personale impiegatizio anche prevedendo nei bilanci somme aggiuntive che giustamente vanno assegnate, trattandosi di funzioni delicate e complesse relative all’amministrazione della giustizia.

Ma non basta. E’ necessario, tramite l’ANCI e assieme agli altri Comuni, richiedere allo Stato il trasferimento di una parte dei diritti (nel caso del presidio di Gaeta si tratta di centinaia di migliaia di euro l’anno) all’Ufficio del Giudice di Pace. Va coinvolta anche la Regione Lazio, sia mediante un aiuto contributivo diretto che mediante distaccamento di proprio personale. E’ successo per molti altri Uffici dei Giudici di Pace e le Regioni Basilicata (per l’ufficio di Polla) e Marche (per l’ufficio di Fabriano) hanno cofinanziato il mantenimento dei presidi giudiziari.

E’ evidente però che a fronte di ciò, le Amministrazioni debbano reperire locali a loro disposizione senza che ciò comporti un costo. Il Comune di Formia sta corrispondendo una parte del mutuo per l’immobile al Comune di Gaeta. Questo è inaccettabile. Il Comune di Gaeta che mette a disposizione a titolo gratuito immobili per qualsiasi ufficio, ne reperisca di idonei anche per l’amministrazione della Giustizia. Oppure si porti l’Ufficio a Formia, in locali – e ve ne sono – nella disponibilità dell’Ente.

E si obblighino i comuni che usufruiscano del servizio a versare le loro quote. L’Ufficio del Giudice di Pace di Gaeta rappresenta un importante presidio di giustizia anche ‘di prossimità’. La politica, quella buona, deve essere soprattutto lungimirante. Chiudere oggi significa chiudere un futuro tribunale”.