Ci sono momenti che richiedono tempo per esser vissuti ed altri invece che emozionano ancor prima di esser vissuti. Una partecipata trepidazione aleggiava nell’assolato atrio della caserma “G. Mazzini”, una delle sedi della Scuola Nautica della Guardia di Finanza di Gaeta, tra il brusìo di lame pronte per esser sguainate in segno di riverenza, stendardi che facevano capolino tra la folla fieri testimoni di secoli di storia, file di uomini imperturbabili e folgoranti nelle loro divise pronti a ricevere una nuova guida.
Tra il fermento diffuso per il cambio al vertice della Scuola, si scorgeva lo sguardo del colonnello Costanzo Ciaprini, di chi è consapevole che c’è un tempo per lasciar andare, per scoprire nuovi volti, nuovi occhi e forse una nuova consapevolezza di sé: di uomo e non più di comandante in carica. Il senso di commiato traspariva dalla sua voce commossa nel discorso di ringraziamento alle Autorità presenti in primis al comandante della Legione Allievi, il generale Vito Straziota che “oltre a mantenere alto il livello della scuola ha avuto il merito di proteggerci in settori delicati e controversi come quello delle infrastrutture. Infatti si auspica che venga incrementata la ricettività della scuola riuscendo ad ottenere 150 posti in più in modo da poter ospitare gli Allievi Marescialli che assieme ai loro colleghi del contingente ordinario hanno iniziato un percorso da portare a termine con la specializzazione”.
I ringraziamenti sono proseguiti a favore dell’autorità ecclesiastica, il vescovo Luigi Vari ed al sindaco Mitrano sottolineando il particolare connubio che intercorre tra il Corpo della Guardia di Finanza e le istituzioni locali volto anche alla valorizzazione della città di Gaeta grazie anche sedi della scuola nautica ospitate in siti di particolare interesse storico artistico come il Castello Aragonese ospitante la caserma “G. Mazzini”. Toccante e rivelatore della dimensione umana ancorché istituzionale è stato il pensiero rivolto alla famiglia, in particolare alla moglie “fedele compagna nei miei lunghi trasferimenti” sottolineando fiero il ruolo che la stessa ha rivestito nella comunità cittadina: “Il grande pregio di mia moglie è stato quello di non esser la moglie di, ma parte attiva della città”.
Onesto ed intenso è stato l’augurio rivolto al suo successore designato, il colonnello Diego Falciani: “Il migliore che potesse esser scelto nella cerchia di Ufficiali candidati. Si tratta di una persona seria, preparata e che per molti aspetti credo che faccia meglio di me visto che sono sempre stato più propenso alla vita a bordo che a quella amministrativa”. Le parole di congedo finale dell’uscente colonnello sono state per i giovani allievi schierati: “Affinché possa esser data loro la possibilità di esser al comando del servizio di polizia del mare debbono avere gli strumenti più adeguati per addestrarsi quindi, su mezzi performanti e non di certo su barche a vela! Anche se il vero augurio è che loro possano esser competenti e padroni del loro mestiere”.
Custode del nuovo comando e di una compartecipata eredità emotiva del suo predecessore, il colonnello Falciani nel suo discorso di ringraziamento ha cavalcato l’onda dei ricordi spiegando quanto sia forte il legame con la città di Gaeta e con la Caserma G. Mazzini. “Proprio in questa scuola ho frequentato il corso di specializzazione e posso affermare che la scuola nautica non solo mi ha visto nascere ma anche crescere così come è cresciuto nel corso del tempo il Servizio Navale del Corpo della Guardia di Finanza. Infatti numerosi sono stati i provvedimenti normativi succedutisi dalla scorsa metà del decennio avendo ad oggetto il miglioramento delle dotazioni della flotta, rivisitata ed ammodernizzata; la modalità di gestione logistico- amministrativa del Servizio facendo sì che lo stesso diventasse uno strumento di salvaguardia della sicurezza economica e finanziaria del Paese oltre che tecnologicamente avanzato. La Guardia di Finanza assolve grazie al Servizio Navale il ruolo di garante della sicurezza del mare. La Scuola Nautica è stata e continua ad essere un polo di riferimento non solo per il Corpo ma anche per la città di Gaeta con cui si è instaurata una particolare sinergia che è storica e che si rinnova quotidianamente anche grazie all’affetto della cittadinanza”.
Con gli occhi di chi sente l’onere e l’onore di un nuovo inizio ha ringraziato il suo predecessore auspicando di non vederlo troppo distante dalla Scuola. Allo scambio della bandiera c’era in entrambi i colonnelli la consapevolezza che bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli e tracciarvi affianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre.
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