Migranti ora a Priverno: “L’Azalea era meglio”. La denuncia su Fanpage

“Abbiamo denunciato l’Azalea, ma qui è addirittura peggio”, “stavamo meglio a Fondi”. Sono queste alcune delle denunce dei migranti ora ospiti in una casa di accoglienza gestita da una cooperativa nel territorio di Priverno. Nel video-servizio diffuso dalla testata on-line Fanpage.it,  questi lamentano diversi disservizi: la lontananza dal paese, l’impossibilità di integrarsi e le stanze che confinano con una stalla.

Ecco il testo che accompagna il video di Fanpage.it: “Il 26 giugno 2018 la Procura di Latina ha portato a termine l’ operazione Dionea arrestando sei persone. I reati ipotizzati riguardano l’accoglienza di oltre 300 richiedenti asilo gestita dalle cooperative Azalea e Le Ginestre. Le indagini erano partite dalle proteste dei migranti, minacciati e costretti a mangiare cibo scaduto. I richiedenti asilo ora sono stati affidati ad altre associazioni, ma per dodici di loro la situazione è peggiorata. La struttura gestita dalla nuova cooperativa Diaconia è isolata nella frazione Montalcide che dista 5 km dal centro abitato di Priverno (provincia di Latina). I migranti denunciano la totale assenza di mezzi di trasporto per la città, inoltre vivono a molti chilometri da supermercati e altri centri commerciali. Oltre all’isolamento, i dodici migranti denunciano la presenza di una fattoria a pochi metri dalle loro stanze: “La puzza degli animali ci soffoca, era meglio quando stavamo con Azalea”. Inoltre, i migranti denunciano la totale assenza del personale della cooperativa: “Vengono solo la mattina a farci firmare il foglio delle presenze”.