I fiumi, nel corso della storia, hanno sempre giocato un ruolo fondamentale. Lungo le loro sponde sono fiorite le prime grandi civiltà agricole, hanno rappresentato il confine naturale per antonomasia, incarnando, lungo i secoli, il ruolo di incontro e scontro tra civiltà e culture (come il Danubio e il Reno), sono stati testimoni di fatti storici importanti e talvolta cruenti (come il Piave e le battaglie della I Guerra Mondiale) I corsi d’acqua hanno contribuito enormemente, quindi, a scrivere le vicende delle popolazioni di tutta la Terra.
Nel territorio Lepino ed Ausono i fiumi tornano protagonisti grazie ai Contratti di Fiume, fortemente voluti dalla XIII Comunità Montana che rende nota in questi giorni l’attivazione di quello per il Fiume Amaseno.
Il lungo iter per raggiungere l’attivazione di questo Contratto è iniziato lo scorso 23 febbraio 2018, presso la sede della XIII Comunità Montana Lepini-Ausoni a Priverno, grazie alla sinergia creatasi tra istituzioni, associazioni e cittadini. Successivamente, il 28 giungo 2018, si è tenuto il secondo e decisivo incontro presso il Comune di Amaseno dove è stato consegnato ai partecipanti, e inviato a tutti i Comuni potenzialmente interessati, copia del Manifesto di Intenti riportante le potenzialità di sviluppo del vasto progetto di valorizzazione ambientale, anche a fini di uno sviluppo turistico, in stretta sinergia con programmi e progetti di integrazione territoriale relativi a percorsi equestri, piste ciclo-pedonali con recupero di ferrovie dismesse, vie del culto (Abbazie e Francigena), itinerari archeologici e storico-ambientali.
I soggetti che aderiscono a questi contratti definiscono un programma d’azione condiviso e si impegnano ad attuarlo attraverso la sottoscrizione di un accordo.
Sul territorio della XIII Comunità Montana, oltre a quello dell’Amaseno, è già stato sottoscritto il Contratto per il Fiume Cavata (che si sviluppa sui territori dei Comuni di Sezze e Sermoneta) e si sta lavorando a quello per il fiume Ufente (territorio di Bassiano e Sezze).
La XIII Comunità Montana, e con essa i Comuni coinvolti nel progetto, credono molto nelle potenzialità di questo strumento che potrà dare luogo ad una nuova visione sinergica di sviluppo e crescita dei nostri territori. La peculiarità di questi contratti ed il loro grande punto di forza è nella volontarietà della partecipazione, sia a livello istituzionale che dei cittadini. Il valore aggiunto che fa del contratto di fiume una buona pratica, replicabile all’interno del territorio regionale, è proprio la partecipazione dei cittadini ed il suo andamento bottom-up. I Contratti di Fiume partono dalla volontà di chi vive giornalmente questi territori e che da sempre considerano i fiumi che li lambiscono come una grande risorsa, da far conoscere, da tutelare e da promuovere, con la consapevolezza che la collaborazione e la gestione partecipata tra Associazioni, cittadini ed istituzioni possa far fare grandi passi avanti a tutto il nostro territorio sia in termini di promozione culturale, enogastronomica, turistica e di conseguenza economica.