Da Palmarola a Porto Badino in kitesurf: l’impresa del fondano Gianluca Cavaiola

Nella giornata di domenica 12 agosto il kiter fondano Gianluca Cavaiola ha per la prima volta in assoluto percorso la tratta di ben 25 miglia sfruttando solo la forza del vento e l’utilizzo del kite e dell’hydrofoil.


 

Partito dall’isola di Palmarola (Ponza) alle ore 16,30 con mare poco mosso e con vento termico di soli 8/9 nodi, tipico delle isole pontine, ma sufficiente per far decollare la vela di 12 mq., il kiter, che in questi ultimi anni ha avuto esperienze oceaniche nel continente australiano, ha iniziato a navigare in questo tratto di mare che separa l’isola dalla terra ferma.

Dopo circa 3/4 miglia fuori l’isola pontina il vento non più termico ma bensì brezza di mare, diminuendo di intesità ha leggermente rallentato la navigazione del kiter verso il punto d’arrivo. Nonostante la bassa intensità del vento l’atleta, grazie all’utilizzo dell’hydrofoil (una tavola professionale fornita dall’italiana RRD Roberto Ricci Designs, che utilizza alcuni principi fisici per ridurre l’attrito dell’acqua e che permette di navigare con venti molto leggeri e con angoli di andatura molto ampi) è riuscito, in questo tratto di mare, a navigare con una media di 13/14 nodi nautici.

A metà tratta il kiter è riuscito nuovamente, grazie alla vicinanza con la costa laziale, a sfruttare il vento termico arrivando ad una velocità di 20 nodi nautici. Durante tutta la navigazione Gianluca è stato seguito da un’imbarcazione di supporto con a bordo altri due kiter Davide Garofalo e Andrea Cavaiola e il fotografo e videomaker Matteo Sposito che ha documentato tutta la traversata.

Dopo due ore di navigazione Cavaiola è approdato sulla costa pontina e precisamente a Porto Badino alle ore 18,40.

Ad attenderlo al porto anche alcune imbarcazioni che hanno incrociato e quindi assistito alla traversata del giovane atleta fondano. La regata è stata supportata da numerosi sponsor: RRD Roberto Ricci Designs, Dolly Noire, Get Uptitude, Swox Surf Protection, Natural Boom Mental Drink senza i quali non sarebbe
stato possibile realizzare per la prima volta in assoluto questa impresa.

 

A PAGINA 2 – LA BIOGRAFIA DI GIANLUCA CAVAIOLA