Dopo la secca smentita dei vertici dell’Umberto I alle parole del presidente della commissione Sanità della Regione Lazio, il forzista pontino Giuseppe Simeone, che nei giorni scorsi aveva attaccato il governatore Nicola Zingaretti sostenendo l’assenza di camere iperbariche attive sul territorio regionale, ecco un intervento direttamente dall’interno. Quello di un tecnico iperbarico da decenni in servizio presso il succitato policlinico capitolino, Valeria Campanaro. Pure lei a sottolineare come la realtà sia ben diversa da quella tratteggiata dal politico.
“Lavoro da 39 anni alla Camera Iperbarica”, l’anticipazione. “In questi lunghi anni mi sono appassionata al mio lavoro molto perché insieme con i miei colleghi tecnici, medici e infermieri abbiamo dato alla comunità un servizio eccellente, abbiamo visto i nostri pazienti avere preziosi vantaggi dalla terapia iperbarica e abbiamo sempre ricevuto apprezzamenti per la nostra umanità, disponibilità, competenza e professionalità. Sempre aggiornati alle nuove tecnologie, attenti alla formazione e alla sicurezza. Abbiamo combattuto contro scetticismi e siamo stati un riferimento per tutto il Lazio e molte altre parti di Italia inoltre siamo riconosciuti come Servizio di eccellenza in tutta Europa. Tuttora è così perché siamo ancora attivi.
Informo il consigliere – continua la Campanaro che la Camera iperbarica del policlinico Umberto I di Roma esiste ed attualmente eroga il servizio a più di 40 pazienti in regime di elezione al giorno più i pazienti in regime d’urgenza. Il servizio di medicina iperbarica necessita però di un urgente potenziamento dell’organico tecnico e medico, garantendo un turn over indispensabile del personale, per incrementare e ottimizzare le potenzialità assistenziali. Le camere iperbariche sono due: una è adibita alle terapie di elezione ed è dotata di 11 postazioni, l’altra è dotata di 6 postazioni o una barella ed è adibita alle emergenze. Ribadisco la mia convinzione: la Regione dovrebbe valorizzare questo prezioso potenziale dotandolo di maggiore personale tecnico e medico, facendo concorsi pubblici prima di dare il via ad attività private con i soldi della comunità.
Il Centro di medicina iperbarica esiste e lavora. Potrebbe fare di più se la politica invece di fare bassi giochi politici di cui la collettività non ha bisogno, spingesse alla risoluzione vera dei problemi con concreti provvedimenti“.