Bimbo scompare, panico in spiaggia: trovato dopo oltre un’ora. Il padre: “Non tutti ci hanno aiutato”

Mattinata ad alta tensione, quella di mercoledì, lungo il litorale di Fondi: è stata “caccia aperta” ad un bimbo. Un ragazzino del posto di 7 anni che pareva scomparso nel nulla.

Un breve momento di distrazione dei genitori, ed eccolo allontanarsi dall’ombrellone e perdersi tra la moltitudine di bagnanti. Dando luogo a momenti di apprensione protrattisi per quasi un’ora e mezza. Tanto è durata la ricerca del minore, fortunatamente andata a concludersi per il meglio a quattro stabilimenti balneari di distanza da quello teatro della sparizione, in zona Tahiti. Vedendo impegnate decine di persone, sia in spiaggia che via mare.


Per trovare il bambino, dopo l’allarme si è attivata un’improvvisata ma nutrita squadra che ha passato in rassegna chilometri e chilometri di arenile. Turisti campani, romani e ciociari, residenti, bagnini dei vari lidi tutt’intorno, i carabinieri della Tenenza locale. Direttamente da Fondi si sono messi al volante per raggiungere la spiaggia anche amici di famiglia.

Tutti impegnati in lungo e in largo in quei momenti concitati, fino a quando, poco prima dell’ora di pranzo, il piccolo è stato avvistato da una signora. Stava bene, e non era neanche particolarmente scosso: alla ricerca di un gelato, data l’età non si era reso conto della gran distanza percorsa.

Lunghi, interminabili minuti di angoscia messi da parte con un sospiro di sollievo. Eppure c’è una coda polemica. Passata quasi del tutto la paura del peggio, al padre del bambino è rimasta la rabbia: “Ci hanno aiutato decine di sconosciuti, che ringraziamo uno ad uno, non dallo stabilimento dove io e la mia famiglia stazionavamo”, sostiene. “Conoscevano mio figlio, col loro supporto sarebbe anche stato più semplice trovarlo”.