Aggredisce la moglie e la spedisce in ospedale con una testata: giovane arrestato

La polizia nel corso della serata di ieri, venerdì 3 agosto, è intervenuta a Terracina in seguito a una segnalazione pervenuta al centralino del 113: si chiedeva l’intervento per una violenta lite familiare.

Gli agenti del Commissariato al loro attivo hanno rilevato che effettivamente era in corso una lite tra P.A., classe ’94, già noto alle forze dell’ordine, e la giovane compagna. Tutto alla presenza delle tre figliolette della coppia.


“Una volta placati gli animi, è stata accertata tutta una serie di vessazioni attuate dall’uomo, che avevano già indotto l’Autorità giudiziaria ad emettere nei suoi confronti la misura cautelare dell’allontanamento della casa familiare, con divieto di avvicinamento alla compagna”, spiegano dalla Questura di Latina. “Nella serata di ieri l’ennesima aggressione, con la donna picchiata e addirittura colpita con una violenta testata sul volto”. Come comunicato dalla polizia, ha riportato una diagnosi che parla di una tumefazione piramide nasale e di un ematoma al braccio destro, con prognosi di dieci giorni salvo complicazioni.

L’uomo inoltre le sottraeva il telefono cellulare con il quale la donna tentava di comunicare agli operatori del 113 il luogo in cui si trovava, distruggendolo. “Nel corso degli accertamenti svolti, è stato sequestrato il telefono cellulare della donna, in quanto danneggiato nel corso dell’avvenuta aggressione, e un coltello che l’arrestato ha prelevato dalla cucina di casa al solo fine di procurarsi autonomamente delle lesioni sulle braccia e sul polpaccio della gamba destra, con l’evidente proposito di terrorizzare la sua compagna e farla desistere nel denunciare i fatti e/o far intervenire la polizia”.

Alla luce dei fatti accertati, considerata la gravità dei fatti accertati e onde prevenire il ripetersi di condotte violente, P.A. è stato tratto in arresto e nella mattinata odierna è stato condotto innanzi al Tribunale di Latina per la convalida ed eventuale giudizio con rito direttissimo. Nel corso dell’udienza l’arresto veniva convalidato ed il giudice di turno, dottor Montanaro, disponeva nei confronti del giovane il ripristino del divieto di avvicinamento alla donna portandolo da limite di metri 50 al limite di un chilometro, unito al divieto di comunicare con la stessa con qualsiasi mezzo.