
La proposta di deliberazione 119/2018, verifica di assestamento di bilancio 2018/2020 è andata in votazione poco prima di pranzo preceduta da vari punti all’ordine del giorno espressi rapidamente su piccoli e grandi debiti fuori bilancio. Il punto, alla fine della discussione sarà approvato con 16 voti favorevoli (tutti di maggioranza), 7 contrari (tutti di opposizione), nessun astenuto e con analoga votazione sarà dichiarato immediatamente eseguibile. L’introduzione del documento, importante per capire gli assetti di bilancio dell’immediato passato e per il prossimo futuro viene introdotto dall’assessore al bilancio.
Proietti, il prof di matematica che guarda lontano… Forse troppo

Parte dall’etimo della parola “economia” passando ai grafici macro-economici della finanza globalizzata, i nuovi paesi emergenti e il lavoro mal pagato nelle nazioni in crescita. Insomma, il neo assessore al bilancio Gianmarco Prioetti, professore di matematica dal piglio filosofico la prende larga (per usare un eufemismo) per esporre con fare emozionato il rendiconto dell’assestamento di bilancio di fronte all’aula consiliare di Piazza del Popolo. Decisamente meno pragmatico del suo predecessore Giulio Capirci, Proietti introduce lungamente il proprio discorso:
“Vediamo un mondo che sta emergendo, che cerca di arricchirsi e vediamo poi la crescita dell’1% dell’1% della popolazione, quella ultra-ricca che a discapito della classe media vede crescere la propria ricchezza in maniera quasi incontrollata. Ciò genera molte paure e molta rabbia nella classe media ed ecco che è a questo mondo, quello che ci vede in questa classe media di paese industrializzato e occidentale. Con questa rabbia è facile giocare e si finisce con il farsi ancora di più condizionare da quel famoso uno per cento dell’uno per cento dei più ricchi. Con questo sviluppo nel panorama mondiale…”
Insomma, si capisce da sé che partendo da simili considerazioni la relazione in merito al bilancio e l’assestamento del Comune di Latina sembra più la premessa di una conferenza della Banca Mondiale rapportata alla filosofia politico/finanziaria dei massimi sistemi. Non il meglio forse per una discussione sul bilancio e il suo assestamento svoltasi in un’aula pervasa dal caldo rovente dove ventilatori rotanti (solo per i consiglieri e gli assessori, il pubblico non ne beneficerà), fazzoletti grondanti e ventagli sventolanti fanno da protagonista in una situazione che, seppure dovrebbe essere da paese occidentale evoluto pare più da Repubblica Africana, vista l’afa e le scarse condizioni della stessa aula consiliare.
Pochi numeri concreti nell’esposizione, Palabianchini, nuove strutture al cimitero e debiti fuori bilancio
Ma al di là delle lunghe disquisizoni semantiche, filosofiche e di alta finanza del prof di matematica prestato alla politica poi qualche numero (non molti in realtà) salta pure fuori. Proietti li lancia lì, quasi fossero secondari rispetto alla magniloquente piega del suo per altro non esaltante discorso sulla macro-economia. E invece avrebbero dovuto essere l’oggetto principale della sua esposizione (forse):
“Per la separazione delle utenze e altre spese al palazzetto dello sport Palabianchini serviranno ancora 460mila euro, una vera emergenza del tempo libero che però è serissima e va senz’altro affrontata”.
E fin possiamo tranquillamente dire di aver già – se non altro – sentito parlare di questa vicenda. Poi una novità positiva sul fronte verde pubblico. L’assessore annuncia:
“abbiamo accantonato 150mila euro in più per parchi e giardini”. Insomma, più cura del verde in vista? Quest’anno e quello precedente non sono stati brillanti da questo punto di vista ma ci si aspetta forse una risalita partendo da questi numeri. “Abbiamo accantonato inoltre altri 130 mila euro per coprire i debiti fuori bilancio. E su questo punto invito ad una attenzione critica verso questo genere di esposizione debitoria. Inutile ricordare che sono vecchi debiti che gravano su questa città e non si possono fare politiche avventate. Spesso ci troviamo a rispondere a delle sentenze che ci dicono di pagare e noi doverosamente adempiamo. Ci sono anche debiti e crediti di dubbia esigibilità che vanno vigilati attentamente”. Riparte poi l’idea di dotare il cimitero di un centro per la cremazione, attraverso un project financing. Sono stati accantonati 50mila euro per il supporto al responsabile della procedura per porre in essere questa progettazione che poi sarà data in appalto alla migliore offerta privata. L’assessore conclude, passeggiando ancora su quel filo invisibile tra analisi globali e politica locale:
“Sarebbe una miopia politica molto grave non riconoscere a questa amministrazione la volontà di non aggravare la rabbia della classe media che oggi è esposta a fake news e altre distorsioni della realtà e a tutti coloro che stanno cercando di manomettere gli umori del popolo. Stiamo lavorando per il bene comune che deve essere il bene di tutti”.
Si conclude qui una carrellata di esternazioni condite da qualche sprazzo di numeri sul bilancio. Un’enunciazione banale, priva del piglio oratorio che si era proposto e anche della completezza dei numeri. L’aula (specialmente le opposizioni) rispondono con imbarazzo, forse spiazzate dalla vaghezza dell’impostazione.
Olivier Tassi invita: “sosteniamo il lavoro e le imprese” ma non dice come…

Un cenno di vicinanza da parte della maggioranza arriva dall’ex presidente del consiglio di LBC Oliver Tassi che dice: “Dobbiamo provare, anche per le cose dette in premessa dall’assessore, a comprendere che avere fondi per lo sviluppo economico diretto – che a Latina ammontano a poche decine di migliaia di euro – alle imprese e a nuovi posti di lavoro. Mi rendo conto che siamo un’amministrazione locale, mi rendo conto che dobbiamo fornire dei servizi ma dobbiamo ribilanciare questo equilibrio secondo me, in favore del lavoro e delle imprese”. Non dice però quali servizi andrebbero tagliati per rimpolpare questi fantomatici fondi allo sviluppo e il lavoro visto che poi i soldi, di solito, non ci sono mai nemmeno per garantire pienamente quelli essenziali. Però effettivamente nel quadro mondiale di macroeconomia globale queste cose suonano bene.
Alessandro Calvi (Forza Italia): “un piano senza cuore né anima politica”
Contrari i gruppi di minoranza a votare il documento, Per Forza Italia parlava Alessandro Calvi, in passato assessore al bilancio. Vota contro, definisce il documento “senza un vero cuore”, fa diverse domande su parametri di effettivo incasso di alcuni fondi (come quelli per i condoni e gli oneri concessori) rispetto alle previsioni di bilancio. Gli viene risposto che saranno presto rendicontati.

Nicola Calandrini (Fdi): “Siete al terzo anno e non avete ancora combinato nulla”
Vota contro anche Fratelli d’Italia e l’attacco di Nicola Calandrini è molto più politico:
“Le ricordo che questo strumento di assestamento è fuori scadenza temporale, sottolineiamolo perché la legge prevede che si voti il 31 di luglio e non con diversi giorni di ritardo. Negli ultimi 15 anni secondo i dirigenti abbiamo avuto modo di visionare un bilancio sano, grazie a validissimi funzionari assunti dalle strutture e da quelle vituperate (dal sindaco Coletta) giunte del passato hanno messo in piedi uffici capaci e funzionanti. Ora vi rendete conto di cosa possa voler dire trascinarsi debiti fuori bilancio per oltre 100milioni di euro e si fa presto a dire ‘sono debiti delle precedenti giunte’ ma ovviamente è più complicato di così, giacché il 99% di quei debiti derivano dagli anni 80, quando giustamente ancora si facevano debiti per costruire scuole, strade e altro. Per quanto vi riguarda siete al terzo anno in cui non date risposte a nulla, siete arrivati quasi al 60% del vostro tempo e purtroppo sono certo che anche quest’anno non saprete affrontare le sfide quotidiane e renderete per esempio la riapertura delle scuole una emergenza. Sono tra un mese, vedrete che non sarete pronti. Da questo vostro documento non si capisce se riaprirete questi famosi teatri comunali. Lo sa che le vecchie amministrazioni hanno investito nei teatri, non come dice il nostro sindaco. Gli impianti sportivi, con grandi società che si fidano di altri sindaci del nostro comprensorio piuttosto che aspettare voi, le biblioteche, la cultura. Tutte cose in cui le passate amministrazioni hanno investito mentre voi state impoverendo anno dopo anno questi settori. Ovviamente voteremo contro”.
Lbc vota compatto a favore, Bellini: “stiamo andando nella direzione giusta. E’ in atto una vera rivoluzione copernicana”
Dario Bellini, capogruppo di Latina Bene Comune interviene per dare sostegno alla maggioranza:
“Ancora prima di entrare in questo palazzo sapevo bene cosa avrei trovato e tra le tante attività che in questo assestamento risolveremo con i soldi messi a disposizione da questo strumento ci sono le tante iniziative messe in campo per porre rimedio ai molti problemi che abbiamo trovato, non ultima la separazione delle utenze del palasport, e che doveva essere gatta già parecchi anni fa. Io dico che questo assestamento di Bilancio e la capacità di spesa degli avanzi di questa amministrazione sta migliorando anno dopo anno. Rispetto alla rivoluzione copernicana che abbiamo introdotto con le nuove regole che hanno sicuramente in un primo momento contributo a frenare un pochino la macchina ma che ora ci portano nella direzione giusta. Per quanto riguarda l’intervento del mio assessore al bilancio dico che è proprio questa la strada che dobbiamo seguire. Una piccola amministrazione deve agire in un quadro socioeconomico difficile e deve spezzare quella tendenza che si ha ad avere rabbia verso le istituzioni e i poteri costituiti è un compito gravoso per noi, ma ci stiamo provando. Questa rabbia viene cavalcata da forze politiche irresponsabili nel gonfiare questa rabbia. Uno dei tanti atti (quella del baratto amministrativo) va in questa direzione. Chi non può contribuire attraverso il pagamento delle tasse potrà farlo attraverso il lavoro. Sicuramente si può e si deve continuare a fare di meglio come questa amministrazione farà nei prossimi mesi e nei prossimi anni. Sono e rimango fiducioso perché vedo con quale costanza lavora questa maggioranza e gli uffici risolvendo migliaia e migliaia di problematiche in questa città”.
Adinolfi (Lega): “Il sindaco non conosce i dipendenti del Comune e non ha ancora dato divise estive alla Polizia Municipale. Lbc perde i pezzi e non se ne rende nemmeno conto”.
Matteo Adinolfi della Lega annuncia il voto contrario e attacca la maggioranza:
“Ora cari signori vi cito un pochino di nomi per parlare di responsabilità. Non vi preoccupate che non c’è bisogno che la Lega aizzi il popolo per fargli capire le carenze che avete qui. Vi ricordo il professor Lendaro che dal vostro consiglio si è dimesso. Perché? Non si sa. L’assessore Costanzo, profondo conoscitore della macchina amministrativa. Girava per gli uffici, dimesso in critica con voi. Il Sindaco conosce i suoi dipendenti? La prima volta che è stato al Comando della Polizia Municipale a Pasqua di quest’anno ma le divise estive non sono ancora arrivate. Ci dovevate pensare voi, mica voi. Francesco giri, dimessosi da una presidenza. Avete nominato presidente del consiglio comunale Tassi e si è dimesso. Il presidente della commissione Di Trento non c’è, non è venuto. Non è venuto sull’ABC e non è venuto qui. IN passato un presidente assente in una situazione del genere saltava direttamente fuori dalla finestra. L’assessora Di Muro, dimessa non si sa perché. Poi ci hanno cambiato anche gli assessori part-time Costanti. Appena ha iniziato a capire qualcosa, lo avete cambiato. Adesso c’è il nuovo assessore che da settembre sarà full time qui, mi dispiace perché al suo lavoro lei era bravissima. (L’assessora ironizza sui toni tenuti da Adinolfi e fa le corna come scongiuro propiziatorio dilunga vita e salute). E Capirci, non c’è più. E che dire dei dirigenti. Imma Pizzella, vent’anni qui, non c’è più. Doria, via, scelto da voi. L’ingegner Rossi, Borrelli, clamoroso, che faceva vincere le cause al Comune con le carte. L’Abc, stanno ancora con i mezzi della Latina Ambiente. Insomma, state perdendo i pezzi e quasi non ve ne accorgete”.