Sud Pontino, svolta acqua: rete idrica Minturno-Cellole, numeri e interviste – VIDEO

Lo scorso 26 luglio, nell’assolato cantiere disposto nei pressi dell’incrocio di via Vittorio Valletta e Porto Galeo nel Comune di Minturno, si è svolto l’incontro pubblico di cui si è fatta promotrice Acqualatina sull’interconnessione della rete idrica Minturno – Cellole. L’intervento di connessione tra le due reti idriche, che ha richiesto ben 7 milioni di euro di investimento, renderà possibile il collegamento di circa 11 chilometri di rete totali, di cui 3,5 chilometri nella Regione Lazio e 7,5 nella Regione Campania. Al loro termine i lavori permetteranno l’erogazione del 20% in più rispetto a quanto erogato precedentemente a favore del Sud Pontino, con una portata aggiuntiva di ben 160 litri al secondo, ovvero oltre 13.800 metri cubi di acqua al giorno ed oltre 5 milioni di metri cubi di acqua annui. Ciò garantirà la messa in sicurezza del sistema idrico Ato4 (Sud Pontino- Area Monti Lepini), con il relativo aumento della flessibilità dell’intero sistema concentrandosi sul recupero delle perdite di rete ed il potenziamento di fonti esistenti con altre nuove. L’ambiziosa opera di raccordo è stata finanziata dai fondi messi a disposizione dalla Protezione Civile in ossequio all’ordinanza 474/2017 del Consiglio dei Ministri a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza idrica per la Regione Lazio.

Il confronto sul tema si svolto alla presenza di rappresentanti di Acqualatina, dei sindaci del Sud Pontino, dei rappresentanti della Regione Lazio e della Regione Campania e dell’OTUC Provinciale. La voce d’apertura degli interventi è stata data al presidente di Acqualatina, Michele Lauriola: ”Siamo ben lieti di poter condividere questa storica giornata con tutti voi che, attraverso una sinergia istituzionale straordinaria, avete fortemente voluto e sostenuto questi fondamentali lavori che vedono l’interconnessione di due reti idriche regionali. Desidero ringraziare gli esponenti delle Regioni Lazio e Campania, i sindaci e, in particolar modo, il Prefetto di Latina, che più di un anno fa ci ha riuniti intorno a un tavolo avente a oggetto proprio gli interventi per fronteggiare l’emergenza siccità, consentendo di agevolare e accelerare tutte le opere necessarie, tra cui quelle presentate oggi”.


Successivamente ha apportato la sua testimonianza l’Amministratore delegato di Acqualatina, l’ingegner Raimondo Luigi Besson: “Oggi è un giorno fondamentale, per la nostra gestione, ma non solo. Quella che stiamo presentando è un’opera strutturale di estrema rilevanza, che si inserisce all’interno di una strategia più ampia di messa in sicurezza del territorio, sul fronte della distribuzione idrica. Una strategia che nasce dalle problematiche affrontate già dal 2016, e con maggior forza la scorsa estate, relative ai cambiamenti climatici che hanno visto il nostro territorio come il più colpito, nel Lazio, e tra i più impattati d’Italia. Per farvi fronte, ci siamo mossi su tre filoni ben precisi: l’ammodernamento delle reti idriche, il potenziamento delle centrali esistenti e la ricerca di nuove fonti di approvvigionamento, e le interconnessioni, come questa. Alle istituzioni, ribadisco il nostro ringraziamento e il nostro plauso per aver saputo esercitare una visione illuminata, improntata sul dare risposte concrete e strutturali, con risultati duraturi, dimostrando senso di responsabilità e lungimiranza”.

A seguire, l’intervento del presidente della Provincia , l’ingegner Carlo Medici: ”Quest’opera è un passo importante per la Provincia di Latina, è la dimostrazione che, quando parliamo di qualità dei servizi, non dobbiamo guardare soltanto al Nord, ma anche il nostro territorio può diventare un simbolo di efficienza e professionalità, in Italia, soprattutto su un tema così delicato come l’acqua”. Il Dirigente dell’Ufficio Studi e Documentazione dell’Autorità di Bacino del Fiume Tevere, ingegner Remo Pelillo, ha aggiunto: “Sull’acqua si gioca una delle sfide più difficili, a livello mondiale, e non solo sui territori di nostra competenza. Una sfida che possiamo vincere solo se facciamo sistema, proprio come è stato fatto per quest’intervento. Facendo sistema, dimostriamo di possedere le conoscenze tecniche, le capacità e la passione per risolvere i problemi”.

In quanto responsabile degli acquedotti della Campania, si è fatto portavoce della valenza del raccordo tra le due Regioni, il dottor Ciro Pesacane: ”Quella con la Regione Lazio, è una collaborazione che va avanti da molti anni”, ha affermato. “Se è vero che oggi parliamo di un supporto che la Campania fornisce a questo territorio, infatti, è altrettanto vero che, in passato, il nostro acquedotto ha beneficiato enormemente dell’aiuto fornito dal Lazio. Concretizzare questa collaborazione istituzionale tra Regioni, dunque, ci è sembrato da subito un modo per ricambiare il sostegno che la Regione Lazio ha dimostrato in passato nei nostri confronti. Quando i cantieri si chiuderanno, il prossimo dicembre, potremmo dire di aver contribuito a cancellare il rischio di emergenza idrica nel Sud Pontino”.

Testimone del valore dell’opera per il Comune di Minturno si è fatto il sindaco Gerardo Stefanelli: “Si tratta di un’opera lungimirante, perché ci permette di diversificare le fonti di approvvigionamento. Opere come queste ci chiamano a una duplice riflessione. Prima di tutto, è impensabile supportare interventi di questo genere con la sola tariffa dei cittadini, servono finanziamenti pubblici. Quest’opera ne è la prova: nonostante fosse inserita da tempo nel Piano degli Investimenti, è stato possibile realizzarla solo dopo aver avuto la disponibilità di finanziamenti da parte delle due Regioni. Ciò su cui bisogna operare, dunque, sono le regole del sistema. Quindi, e questa è la seconda riflessione, il cambiamento della legge che disciplina la copertura degli investimenti sul servizio idrico è più incisiva della natura giuridica dell’ente gestore. Per questo motivo invito la Conferenza dei Sindaci a innalzare la discussione su altri livelli. Ciò che è necessario affrontare insieme sono tematiche reali come gli investimenti prioritari e le modalità di finanziamento, non la natura del gestore”.

La voce di chiusura è stata quella dell’assessore Regionale ai Lavori Pubblici, Tutela del Territorio, Mobilità, Mauro Alessandri: “Occasioni come questa mostrano l’aspetto migliore della politica, quello fattivo e operativo, che produce risultati concreti per il bene dei cittadini. Con quest’opera, infatti, Regione Campania e Regione Lazio, in collaborazione con i tecnici di Acqualatina, hanno dato la possibilità, ai cittadini del Sud Pontino, di affrontare il futuro con maggior sicurezza. Questo è il valore della cultura istituzionale che guida il nostro lavoro. Un esempio di sinergia e una dimostrazione delle professionalità tecniche del nostro territorio”.

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