Meglio tardi che mai. A fine luglio, con la stagione turistico-balneare ormai inoltrata, il Comune di Sabaudia si è deciso a sistemare le passerelle di accesso alla spiaggia. Un’iniziativa che sembra confermare come la programmazione continui a restare distante dagli obiettivi di Palazzo.
Le passerelle sono fatiscenti da tempo. La maggior parte rischiano da un momento all’altro di crollare sotto il peso dei bagnanti che le percorrono e, rotte in più punti, rappresentano un pericolo notevole.
C’era dunque da aspettarsi che, prima dell’inizio della stagione, venisse programmata ed effettuata la manutenzione. Ma così non è stato.
Arrivare incolumi all’arenile è ancora un’impresa. Ora però, con una determina del 26 luglio, il Comune ha almeno deciso di acquistare il legname necessario alle ormai tardive riparazioni.
E lo ha acquistato, sostenendo che si tratta di un intervento di somma urgenza, da una ditta di Latina dopo aver esaminato tre preventivi. Somma urgenza che, essendo appunto le passerelle a pezzi da mesi, non si comprende bene da cosa derivi.
I tempi lunghi del resto non appaiono neppure giustificati dall’ammontare della spesa, trattandosi di poco più di mille euro.
Non resta ora che sperare che, almeno prima che si chiuda la stagione balneare, le passerelle vengano effettivamente sistemate.
Una determina analoga, oltre un mese fa, era stata infatti firmata anche per far tagliare il verde che sul lungomare invade le aree destinate a parcheggio, ma di potature non se ne sono viste, con il risultato che cittadini e turisti, quelli a cui economicamente si chiede tanto offrendo come servizi ben poco, hanno continuato a pagare un euro l’ora di parcheggio senza poter sostare in molte zone, perché invase dalla macchia mediterranea, o a parcheggiare danneggiando pesantemente la carrozzeria a causa degli arbusti sporgenti.
Insomma un mare blu ma anche un mare di problemi.