Class action contro Acqualatina, Marciano: “Nel 2014 nessuna astensione”

Claudio Marciano
“Allego il verbale della conferenza dei Sindaci dell’ATO4 che discusse il piano tariffario 2014, quello delle famigerate “partite pregresse” oggetto della Class Action contro Acqualatina.  Come è possibile leggere, sono intervenuto a nome del Comune di Formia, ho espresso la mia contrarietà al piano, il Comune di Latina ha proposto il rinvio che è stato votato all’unanimità. Non si è registrata alcuna astensione.” A parlare è il consigliere comunale Claudio Marciano, ex assessore della Giunta Bartolomeo.
“Il consigliere comunale Christian Lombardi  – continua Marciano – ha pertanto detto una falsità alla città, a nome di tutta la maggioranza consiliare e del Sindaco Paola Villa. Per farmi passare come un ipocrita che dice una cosa in pubblico e poi ne vota un’altra, e pertanto per rendere le mie posizioni sulla Class Action poco credibili, ha spacciato un voto favorevole al rinvio con un’astensione. Ma c’è di più, ed è ancora più grave.

“Il consigliere Lombardi, che si fregia di essere avvocato – continua Marciano – dimostra di non conscere l’abc del diritto amministrativo, ovvero il voto ponderato. E tramite la sua ignoranza non manca di calunniare non solo la precedente amministrazione ma anche quelle di altri dieci Comuni, tra cui Aprilia e Bassiano, da sempre contro Acqualatina.
Cito testualmente le sue dichiarazioni: “Nella successiva conferenza del 07/08/2014, cui partecipò il dott. Bartolomeo, il Comune di Formia non solo non si oppose, ma unitamente ad altri 10 rappresentanti di altrettanti Comuni, uscì dall’assise e vi rientrò a seguito della votazione. Ciò mostrando sostanziale disinteresse alla discussione ed alla votazione. Le conseguenze di tale “fuoriuscita” dall’Assise dei Sindaci dell’Ato 4 sono evidenti a voler considerare che la delibera è stata approvata con 11 voti favorevoli e che proprio 11 sono stati i rappresentanti comunali (tra cui il Comune di Formia) che, invece, avrebbero tranquillamente potuto votare contro tale delibera determinando un risultato di 11 favorevoli ed 11 voti contrari che, forse, avrebbero indotto anche i due astenuti a votare contro”.

“Scopriamo quindi dall’avvocato consigliere Lombardi che il voto di Latina e quello di Bassiano hanno lo stesso valore. Uno vale uno, anche se il primo ha 150mila abitanti e il secondo meno di 5000.
Ovviamente, si tratta di una bufala.  Gli undici Sindaci che approvarono le partite pregresse in tariffa costituivano oltre il 50% della popolazione dell’Ato e detenevano il relativo peso nella votazione, come del resto prevede la legge e i regolamenti dell’Ato. Votare contro non avrebbe cambiato nulla,  e anzi avrebbe legittimato politicamente e amministrativamente la proposta, ragione per cui Formia e altri dieci Comuni uscirono dall’aula. Considerare quella scelta un’espressione di “disinteresse” è una miserabile menzogna, smentibile da chiunque abbia seguito quella vicenda.”
“Prendiamo infine atto che le nostre proposte per impegnare il Comune di Formia a favore dei cittadini impegnati nella Class Action suscitano l’indifferenza dell’amministrazione comunale – conclude Marciano – per cui 40 milioni di euro indebitamente prelevati dal gestore sono una vicenda giuridica e non politica. Pazienza. Porteremo la discussione in Consiglio Comunale, dove la maggioranza dovrà chiarire la sua posizione su questa e altre tematiche attinenti le relazioni con Acqualatina.”