” Nel 2014, la Conferenza dei Sindaci dell’ATO approvò un piano tariffario che riconosceva ad Acqualatina circa 40 milioni di euro di “conguagli”. Formia fu uno dei pochi Comuni a esprimersi contro quella decisione. Acqualatina, infatti, non aveva sostenuto alcuna spesa eccedente rispetto a quanto gli era riconosciuto dai piani tariffari pregressi, e inoltre aveva pesanti ritardi nella realizzazione degli investimenti. La Class Action, intentata su più livelli da un pool di avvocati del nostro territorio, è stata accolta dal Tribunale di Roma proprio sull’illegittimità di questo punto. Dal 2016 infatti, la giurisprudenza ha chiarito che il riconoscimento ex post di “partite pregresse” ai concessionari di servizio è illegittimo se non fortemente motivato. La voce pertanto risulta non dovuta e dovrà essere, almeno sulla carta, restituita.” Lo dichiara in una nota stampa il consigliere comunale Claudio Marciano.
“Dico sulla carta perché non dobbiamo dimenticarci: a. Che Acqualatina ha un fenomenale alleato, la Conferenza dei Sindaci dell’ATO4, che finora gli ha approvato a maggioranza qualsiasi proposta; b. Che Acqualatina ha studi legali impressionanti e che cercherà qualsiasi cavillo burocratico per non pagare o allungare i tempi di pagamento all’infinito. Malgrado questi rischi, bisogna procedere. La lotta contro la privatizzazione dell’acqua passa anche attraverso questo atto.”
“I tempi stringono per procedere alla richiesta di risarcimento – continua Marciano – Le spese di istruttoria, invece, aumentano. Se ho capito bene, siamo già a 15mila euro. Anche se la Class Action è una misura legale e non politica, ed è ispirata a principi liberali in cui gli enti pubblici hanno un ruolo laterale rispetto agli utenti/clienti, ritengo che il Comune di Formia non possa restare a guardare. Il supporto alla Class Action può e deve avvenire in forma dirette e indirette.
Ad esempio, organizzando un evento di comunicazione ai cittadini, che su questo punto sono ancora molto confusi. Altri Comuni lo stanno già facendo, vedi Roccacorga. ”
“Ancora, mettendo a disposizione gli uffici comunali e qualche risorsa per la redazione delle istanze di risarcimento, non appena saranno disponibili. Infine, valutando la possibilità di sostenere anche economicamente le spese di istruttoria dell’azione, quelle riconducibili ovviamente ai soli cittadini residenti, atteso che sulla partite pregresse il Comune si è espresso in maniera contraria in passato e che la pronuncia del Tribunale ha reso quella posizione un dato di fatto.
Ci aspettiamo dalla Sindaca Paola Senza Bavaglio Villa una linea di indirizzo chiara. Noi, come sempre, siamo disponibili a discutere e soprattutto praticare. Con Patrizia Menanno.”