Migranti al Circeo il caso diventa politico. In linea con le polemiche a livello nazionale l’arrivo dei 32 migranti a San Felice Circeo è diventato oggetto di scontro tra maggioranza ed opposizione. Come lo fu nel 2016 a parti inverse ed è questo che il gruppo di minoranza “verso il domani” composto da ex esponenti dell’amministrazione Petrucci ci tiene a sottolineare. “Apprendiamo dalla stampa locale – si legge nella nota a firma del gruppo Verso il domani – dell’arrivo di 32 migranti in una struttura sita nel comune di San Felice Circeo e gestita da una Associazione Onlus di Terracina.
Molti cittadini certamente ricorderanno che alla fine del 2016 venne montata una falsa notizia relativa all’arrivo di un gran numero di extracomunitari a San Felice Circeo che avrebbero dovuto alloggiare presso l’hotel Neanderthal. Chiaramente si trattava di una ‘bufala’ o una di quelle che oggi si chiamano fake news; ma l’allora consigliere comunale ed ora sindaco Schiboni la utilizzò per gettare discredito sulla nostra amministrazione comunale e si fece parte attiva chiedendoci, fin dal mese di novembre 2016, ‘tutte le comunicazioni della Prefettura in arrivo e partenza degli ultimi sei mesi’ ed ipotizzando una grave emergenza migranti per l’estate 2017″.
In effetti quella notizia sollevò un gran polverone molti operatori turistici e cittadini espressero preoccupazioni. “Seguirono polemiche enormi – si legge ancora nella nota – con articoli su tutti i giornali nazionali e centinaia di interventi da parte di cittadini e turisti preoccupati da queste voci. Ma la nostra amministrazione, sempre in stretto contatto con la Prefettura, rassicurò tutti sulla insussistenza della notizia e, come tutti hanno potuto vedere, l’arrivo di extracomunitari non si verificò. Certo, Schiboni faceva bene ad informarsi e a chiedere spiegazioni; ma come mai adesso che è sindaco e che i rapporti con il Prefetto dovrebbero essere un suo preciso compito ci viene a dire che dell’arrivo di 32 migranti lui non ne sapeva niente? Ma davvero pensa che i sanfeliciani abbiano l’anello al naso? E comunque, ammesso e non concesso che non ne sapesse nulla, cosa dire? Niente. Fare solo i complimenti a lui e alla sua giunta per la capacità di controllo che hanno sul territorio”. La querelle politica è nel pieno, da entrambe le parti appare comunque chiaro che la questione accoglienza non sia al primo posto.